File e attese all’imbarco aereo, Bogdan: “Diritti passeggeri non rispettati”.

Quante volte sarà capitato di acquistare un imbarco prioritario in aereo e rimanere in piedi al freddo o sotto la pioggia per interminabili minuti in attesa dell’imbarco, nonostante la spesa aggiuntiva? Una realtà incontrovertibile, il trattamento inadeguato dei passeggeri da parte delle compagnie aeree sul quale è intervenuto l’eurodeputato Ioan-Rareş Bogdan del Partito Popolare Europeo.

“Centinaia di migliaia di passeggeri acquistano l’imbarco prioritario, ma non ne usufruiscono correttamente, nonostante abbiano pagato una somma aggiuntiva – scrive l’esponente del PPE -. È inaccettabile che le persone, alcune delle quali con bambini piccoli o neonati, siano stipate in corridoi e scale strette e debbano aspettare in piedi per lunghi periodi di tempo prima di poter salire a bordo. Quando un servizio è stato pagato – conclude – deve essere fornito e se il servizio non viene fornito, le persone devono essere rimborsate”.

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Per il Commissario Wopke Hoekstra, intervenuto a nome della Commissione europea in risposta all’interrogazione dell’eurodeputato del PPE, vale quanto riportato nel Regolamento sui servizi aerei 1008/2008, secondo il quale le compagnie aeree sono libere di stabilire le proprie tariffe aeree. “Tuttavia – chiosa l’esponente della Commissione von der Leyen – i vettori aerei devono anche fornire informazioni ai passeggeri sugli elementi di tali tariffe, in particolare per quanto riguarda i supplementi di prezzo facoltativi come i servizi di “imbarco prioritario”.

Per quanto riguarda la procedura di imbarco, prosegue Hoekstra “spetta ai vettori aerei e agli aeroporti progettarla e implementarla. Va tuttavia sottolineato che, conformemente alle norme dell’UE sulla tutela dei consumatori e a un
principio comune di diritto contrattuale dei consumatori, il cliente può richiedere un rimborso se un servizio è stato pagato ma non è stato fornito. Inoltre, se una compagnia aerea prevede che il volo subirà un ritardo oltre l’orario di partenza previsto, i passeggeri hanno diritto all’assistenza in base alla durata del ritardo e alla distanza del volo. Infine, sebbene la Commissione non abbia alcun potere di intervenire nelle controversie individuali tra passeggeri e vettori aerei, i passeggeri che ritengono che i loro diritti ai sensi del regolamento non siano stati rispettati possono contattare l’organismo del Paese in cui si è verificato il disagio o contattare un centro europeo dei consumatori quando si tratta di diritti generali dei consumatori“.

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