Fiera di Mogoro. 60 anni di artigianato artistico sardo.

È stata inaugurata ieri sera nel Centro Fiera del Tappeto di Mogoro la 60a edizione della Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna. Taglio del nastro, quest’anno, affidato a Pina Piras e Maria Ariu, due delle sette donne che, nel 1962, costituirono le Artigiane Autonome Mogoresi e promossero la prima edizione della Fiera.

Un appuntamento che, ricordano gli organizzatori, ripercorre la storia della Fiera celebrando, nel contempo, il ritorno a una ‘nuova normalità’ e alla riapertura delle botteghe artigiane, attraverso l’elemento scenografico dei Portali, i tipici ingressi delle abitazioni del centro storico di Mogoro e diffusi negli altri cinque Comuni dell’Unione Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Pompu, Simala e Siris).

Il Sindaco Donato Cau, dopo aver espresso il dispiacere di tutta la Comunità mogorese per l’assenza del ‘padrino’ della Fiera, Efisio Lippi Serra, ha ricordato le sette ragazze che diedero vita alla prima esposizione di 60 anni fa: “Due di quelle tessitrici sono qui con noi oggi e la loro esperienza ci deve servire per riscoprire l’importanza dello stare insieme, per condividere i momenti più difficili, come accadde allora, con sette donne, un Sindaco, una Comunità. Vogliamo rivivere quel contesto storico, con la stessa passione e le stesse convinzioni. La Fiera non è di Mogoro ma di tutto il Parte Montis”.

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“Nel progettare questa edizione celebrativa – ha ribadito il Direttore artistico, Marcello Muru – non si poteva che centrare il filo conduttore su chi ha fondato questo evento: le sette donne che nel 1962 ebbero l’intuizione di creare questo appuntamento. In questo giubileo di diamante, la Fiera si veste di antiche trame colorate che tracciano percorsi tra le eccellenze di tutta la Sardegna. Auguro a tutti, in questo momento di ripartenza, di sentirsi ispirati dal coraggio e dalla lungimiranza che hanno avuto quelle pioniere”.

All’edizione numero 60 sono presenti 99 espositori (96 aziende artigianali e 3 del settore agroalimentare). In esposizione manufatti di imprese operanti nei settori della ceramica (32), della tessitura (9) e dei tessuti (11), dell’oreficeria (15), della coltelleria (2), del legno (11), dei metalli (5), della pelletteria (3), della cestineria (2), del vetro (3), del ricamo (3) e dei prodotti agroalimentari. All’interno dello spazio fieristico, grazie alla collaborazione tra la Fiera e l’organizzazione no-profit CooperAction, è possibile ammirare anche le opere di un gruppo di artigiane armene.

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Per l’ingresso alla fiera sarà obbligatorio indossare la mascherina e, a partire dal 6 agosto, sarà necessario presentare la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass) e tra gli eventi collaterali il 6 agosto, alle ore 22, in Piazza Martiri della Libertà, a Mogoro, è in programma lo spettacolo “E pensare che c’era Giorgio Gaber”, di e con il giornalista e scrittore Andrea Scanzi, mentre il 20 agosto, all’interno del Festival “Pedras et sonus”, giunto alla quarta edizione, si terrà il concerto “Sonus Antigus”, ensemble di launeddas diretto dal Maestro Franco Melis, alle 18.30, nel Chiostro della Fiera.