Fentanyl: nel 2022 in USA morte 73mila persone.

La devastazione prodotta dal fentanyl negli Stati Uniti d’America, con la morte di oltre 73mila persone negli ultimi mesi, e la necessità di contrastare il traffico negli USA è stata una delle motivazioni alla base dell’inasprimento dei dazi commerciali da parte dell’Ammministrazione Trump verso le merci provenienti dalla Cina, Messico e Canada.

Questioni di politica economica che la dicono lunga sulla gravità del fenomeno a livello globale secondo Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei Medici-chirurghi e Odontoiatri della provincia di Roma: “Le notizie che leggiamo sono quelle di un accordo mondiale tra Stati Uniti, Canada e Messico sui dazi e, nell’ambito di questo accordo, proprio a sottolineare la gravità del tema, c’è anche la parte relativa al controllo della trasmissione del fentanyl. Se il neo presidente degli Stati Uniti decide di scambiare i dazi con il controllo del fentanyl e di ritardare di un mese l’introduzione delle importazioni straniere, vuol dire che almeno da quelle parti viene percepito come un grande problema”.

LEGGI ANCHE:  Giovani donne pilota: l'ENAC premia 3 under30.

Negli ultimi anni, ancora, negli Stati Uniti sono state sequestrate 400 milioni di dosi. Ma i numeri, purtroppo, sono in crescente aumento.

Il fentanyl, un anestetico che fino al 2020 non era stata nemmeno registrata tra le possibili droghe perché non considerata sostanza da uso ricreativo, adesso sta arrivando anche in Europa: gli ultimi dati parlano di 140 decessi e si teme che anche in Italia vi sia un pesante ingresso di questa sostanza, sotto forma di liquidi e pasticche. A facilitare questo commercio concorre anche il web.