Family Act: Assegno universale, rimborsi e detrazioni per giovani coppie.
Il Family Act approvato negli ultimi giorni dal Consiglio dei Ministri, ha definito le nuove misure a sostegno delle giovani coppie. Un testo di otto articoli, che introduce, tra i vari punti, un assegno mensile universale per tutti i figli fino all’età adulta e sconti per gli asili nella forma di detrazioni di spese sostenute per attività educative.
Una ‘piccola rivoluzione’ che ha registrato il commento favorevole del presidente di Acli Cagliari Mauro Carta: “Il Family Act, varato dal Consiglio dei Ministri è un passo nella giusta direzione in primo luogo perché riduce la frammentazione dei bonus introducendo un assegno unico universale. Questa riforma introduce il criterio che ogni bambino ha diritto all’assegno indipendentemente dalla situazione familiare, e questo potrebbe riportare verso la parità il rapporto tra figli desiderati e nuovi nati, al momento ferma a 2 contro 1,3 a livello nazionale”.
Con il Family Act si prevede l’introduzione di un assegno universale, da corrispondere mensilmente, per ogni figlio fino alla maggiore età, e senza limiti di età per i figli disabili. Il pacchetto prevede, inoltre, le detrazioni per le spese dedicate all’istruzione, allo sport, all’acquisto dei libri e per l’affitto della prima casa per le giovani coppie sotto i 35 anni.
Un sostegno alle giovani coppie che, in prospettiva, potrebbe facilitare l’incremento dell’impietoso tasso di natalità del nostro Paese. Soltanto in Sardegna l’anno scorso, a fronte di 16mila decessi, sono state registrate soltanto 9mila nascite (Istat 2019). Dati che confermano un decremento della popolazione in Sardegna di 7mila unità: una fredda statistica dove si registrano anche 400 nascite in meno rispetto al 2018, e uno dei tassi di fecondità tra i più bassi in Italia, 1,06 contro la media italiana di 1,32.
Numeri che non dovrebbero destare alcuna sorpresa, visto che la spesa sociale per le famiglie nel nostro Paese è una tra le più basse in Europa.
“L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del ‘Family Act’ rappresenta un investimento strutturale anche per le famiglie sarde – prosegue Carta –, ma visti i numeri della nostra isola potrebbe non bastare. Per questo chiediamo alla Regione di affiancare misure in linea con lo spirito della nuova normativa nazionale in grado di sostenere e dare ai nostri giovani la serenità necessaria a decidere di diventare genitori”.