Europol: 166 arresti contro la criminalità organizzata.

L’unione fa la forza. Una regola valida anche per le forze di polizia europee, protagoniste dell’operazioni Joint Action Days (JADS) che nel corso degli ultimi giorni, ha portato all’arresto di 166 persone legate a sodalizi criminali internazionali.

Un esempio di buona pratica di cooperazione internazionale coordinara dall’Europol, che ha concentrato l’attenzione su tre fenomeni criminali in particolare: l’immigrazione clandestina, il traffico illegale di armi da fuoco e ed il narcotraffico: tutte priorità fondamentali dell’EMPACT (European Multi-disciplinary Platform Against Criminal Threats) la piattaforma europea in cui, attraverso piani operativi annuali, viene data concreta attuazione all’azione di contrasto alle minacce ritenute prioritarie in ambito europeo.

Vittorio Rizzi
Vittorio Rizzi

Nei 4 giorni di operatività, fanno sapere dall’ufficio relazioni esterne del Ministero dell’Interno, sono stati impiegati quasi 9.000 agenti delle forze dell’ordine e sottoposti a controllo più di 390.000 persone e 44.000 veicoli.

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Tra i profili degli arrestati 17 trafficanti di armi da fuoco, 73 coinvolti nel traffico di migranti e 37 nel commercio di sostanze stupefacenti

La cornice operativa entro la quale si sono svolti i JADS è stata costruita in base a controlli incrociati sulle banche dati per agevolare lo sviluppo delle indagini, i controlli, le analisi, lo scambio di informazioni e la comunicazione in tempo reale.

Nel corso dell’operazione, Europol ha poi istituito un centro di coordinamento virtuale per consentire briefing quotidiani e sostenere lo scambio di informazioni tra i partecipanti.

In Italia, i Joint Action Days hanno coinvolto la Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, diverse specializzazioni della Polizia di Stato nei rispettivi ambiti di competenza (settore doganale, dell’immigrazione e delle frontiere, dei servizi antidroga e antiterrorismo) e articolazioni interforze come la Direzione centrale per i servizi antidroga e il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. Complessivamente sono stati impiegati quasi 4.000 operatori che hanno controllato oltre 120.000 persone e 4.000 veicoli, con 40 arresti e sequestro di oltre 50 chili di sostanze stupefacenti.

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Il maggior numero di reati contestati sono stati il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed il traffico internazionale di stupefacenti.

Per il capo del Centro per la criminalità organizzata di Europol, Jari Liukku: “I criminali della regione dell’Europa sudorientale stanno espandendo sempre più la loro rete di influenza. Europol si impegna a lavorare a stretto contatto con questa area e a sostenere un approccio internazionale coordinato e di sostegno reciproco per affrontare la criminalità grave e organizzata. Questa operazione è un successo straordinario ed mostra una forte cooperazione tra le forze dell’ordine “.

Un successo commentato anche dal Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza: “La sicurezza non si è mai fermata per il Covid-19. La rete della cooperazione internazionale di polizia è forte e attiva perché solo unendo informazioni ed operatività di tutti i Paesi possiamo combattere un crimine che è sempre più transnazionale”.

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