Europarlamentari PD: “Frontiera Grecia e Turchia tesa e pericolosa”
Per gli eurodeputati del gruppo PD, tra cui gli eletti nel Collegio Isole, Pietro Bartolo e Caterina Chinnici, “la situazione alla frontiera tra Grecia e Turchia è diventata tesa e pericolosa”.
In una recente interrogazione gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea di intervenire per far fronte alla situazione di emergenza nelle isole della Grecia, sempre più caratterizzate da una escalation di violenza verso i profughi provenienti dalla Turchia: “Il governo turco ha aperto le frontiere a 18000 richiedenti asilo provenienti dalla Siria, presumibilmente per fare pressione al fine di ottenere nuovi finanziamenti. Nelle isole di Lesbo e Chio la situazione è insostenibile. La disperazione spinge i più fragili, inclusi molti minori, a compiere gesti di autolesionismo e tentativi di suicidio. I media riportano gravi episodi di violenza contro i richiedenti asilo e gli operatori delle organizzazioni di volontariato. Il governo greco ha annunciato di voler sospendere il diritto d’asilo, in violazione della Convenzione di Ginevra. È urgente che l’UE intervenga per garantire il rispetto dei diritti umani e la normale gestione delle procedure di asilo”
Oggi è intervenuta Ylva Johansson a nome della Commissione von der Leyen: “La Commissione ha ribadito che, se da un lato la protezione delle frontiere esterne dell’UE costituisce un obbligo giuridico, è altrettanto indispensabile difendere i valori e i diritti fondamentali. La Commissione condanna fermamente qualsiasi attacco contro le organizzazioni non governative. Il piano d’azione della Commissione sulle misure a sostegno della Grecia del 4 marzo 2020, comprende un’assistenza sanitaria fino a 700 milioni di EUR e un sostegno operativo e umanitario. Nell’ambito del meccanismo unionale di protezione civile, gli Stati membri e gli Stati partecipanti hanno fornito alla Grecia assistenza in natura con 90 000 prodotti nei settori della mobilità, della sanità, delle forniture mediche e dei servizi igienico-sanitari, nonché alloggi e centri di accoglienza”.
“La Commissione – per Johansson – ha inoltre aiutato le autorità greche ad aumentare il personale medico e migliorare le condizioni di accoglienza nelle isole, accelerare le procedure di asilo e di rimpatrio, assicurare il trasferimento verso il territorio continentale e fornire alloggi adeguati su tutte le isole per i casi più urgenti. La Commissione ha inoltre invitato gli Stati membri a offrire su base volontaria una ricollocazione ai minori non accompagnati presenti in Grecia. Finora 11 Stati membri si sono impegnati a ricollocare circa 1 600 minori non accompagnati, il che dovrebbe alleviare ulteriormente la pressione, specialmente sulle isole greche. L’UE rimane impegnata a favore dell’attuazione della dichiarazione congiunta UE-Turchia del 2016, che, come dichiarato dalla presidente della Commissione a seguito della riunione con il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Turchia il 9 marzo 2020, rimane valida”.