Europa sociale: condizioni di lavoro più trasparenti per i lavoratori.
Sono scaduti i tempi per il recepimento della direttiva sulle condizioni di lavoro trasparenti della Commissione UE da parte degli Stati membri. Direttiva che prevede un ampliamento e un aggiornamento dei diritti e della protezione per i 182 milioni di lavoratori dell’UE.
Grazie alle nuove norme i lavoratori avranno diritto a condizioni di lavoro più trasparenti, ad esempio per quanto riguarda gli incarichi e l’orario di lavoro. Avranno inoltre il diritto di ricevere informazioni tempestive e più complete riguardo agli aspetti essenziali del loro lavoro, quali il luogo di lavoro e la retribuzione.
Per Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali “la direttiva rappresenta una risposta diretta alla realtà in rapido mutamento dei nostri mercati del lavoro. Le persone hanno diritto a informazioni più complete sulle condizioni di lavoro e a una maggiore prevedibilità nella loro vita quotidiana. Le nuove norme contribuiranno a garantire posti di lavoro di qualità e a dare stabilità ai lavoratori”.
I lavoratori dell’UE avranno diritto a ricevere informazioni più complete sugli aspetti essenziali del loro lavoro, che devono essere comunicate tempestivamente e condivise per iscritto; a una limitazione della durata dei periodi di prova all’inizio del rapporto di lavoro, che non potrà superare 6 mesi; alla possibilità di accettare un impiego in parallelo con un altro datore di lavoro; alla comunicazione, con un preavviso ragionevole, del momento in cui dovrà essere svolto il lavoro, in particolare nel caso di lavoratori con contratti a chiamata; a una formazione obbligatoria gratuita relativa al posto di lavoro nei casi in cui il datore di lavoro sia tenuto a fornirla.
Secondo le stime altri 2-3 milioni di lavoratori in condizioni di lavoro precarie e non standard, tra cui i lavoratori a tempo parziale, temporaneo e a chiamata, godranno ora del diritto all’informazione sulle proprie condizioni di lavoro e di una nuova protezione, come il diritto a una maggiore prevedibilità dell’orario di lavoro.
Anche i datori di lavoro beneficeranno della direttiva: quest’ultima garantisce che la protezione dei lavoratori rimanga in linea con gli ultimi sviluppi dei mercati del lavoro, riducendo gli ostacoli amministrativi per i datori di lavoro – ad esempio consentendo di fornire informazioni per via elettronica – e creando condizioni di parità tra i datori di lavoro nell’UE, per permettere una concorrenza leale basata sullo stesso livello minimo di diritti del lavoro.
La nuova direttiva (UE/2019/1152) sostituisce, così, la direttiva sulle dichiarazioni scritte (91/533/CEE) in vigore dal 1991, che riconosceva ai lavoratori all’inizio di un nuovo impiego il diritto di ricevere per iscritto informazioni in merito agli aspetti essenziali del rapporto di lavoro.
foto Antoine Rassart / European Union, 2021 Copyright