Eurojust: le norme per la conservazione delle prove dei crimini di guerra.
Per contribuire a far sì che gli autori dei crimini commessi in Ucraina rispondano delle loro azioni, il Consiglio ha adottato ieri nuove norme che consentono all’agenzia Eurojust di preservare, analizzare e conservare le prove relative ai principali crimini internazionali, come i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e i genocidi.
Il testo, adesso, dovrebbe essere firmato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il prossimo 30 maggio.
Le nuove norme consentiranno a Eurojust di conservare e preservare le prove relative ai crimini di guerra, tra cui immagini satellitari, fotografie, video, registrazioni audio, profili DNA, impronte digitali ed elaborare e analizzare tali prove, in stretta cooperazione con Europol, nonché condividerle con le autorità giudiziarie nazionali e internazionali competenti, compresa la Corte penale internazionale
All’inizio di marzo tutti gli Stati membri dell’UE, insieme ad altri Stati partner, hanno deciso di deferire collettivamente la situazione in Ucraina alla Corte penale internazionale, alla quale, paradossalmente, non hanno aderito la stessa Ucraina, Russia e Stati Uniti.
Oltre all’indagine svolta dal procuratore della Corte penale internazionale sui crimini commessi in Ucraina, ricordano dall’Eurojust, anche il procuratore generale dell’Ucraina e le autorità di diversi Stati membri hanno avviato indagini nazionali. Le autorità giudiziarie di Lituania, Polonia e Ucraina, ancora, hanno inoltre istituito una squadra investigativa comune, con il sostegno di Eurojust e la partecipazione dell’Ufficio del procuratore della Corte penale internazionale e, a breve, delle autorità giudiziarie di Slovacchia, Lettonia ed Estonia.
foto ArmyAmber da Pixabay.com