Eurodeputati italiani: “Ricordare il disastro del Vajont”.
Il 9 ottobre 1963 tra le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto (Italia) si verificò il disastro del Vajont, con la morte di migliaia di persone e la devastazione territoriale, sociale ed economica di quattro comunità.
Per un nutrito gruppo di parlamentari europei italiani, sebbene siano trascorsi quasi sessant’anni da quei fatti, nessuna autorità istituzionale dell’Unione europea risulta essersi mai recata in visita ufficiale nei luoghi della tragedia.
“Tale lacuna – si legge nell’interrogazione parlamentare – merita di essere rapidamente colmata, non fosse che per il profondo monito che la sciagura riveste a livello internazionale (in Italia il Vajont è ritenuto per legge un esempio dei danni provocati dalla negligenza e dall’ingordigia dell’uomo).
In risposta alla segnalazione degli eurodeputati italiani è intervenuta la stessa Presidente Ursula von der Leyen: “La Commissione ricorda il disastro del Vajont dell’ottobre 1963 e le molte persone che vi persero la vita ed è consapevole della profonda ferita e dei danni materiali e immateriali incalcolabili inferti alla comunità locale”.
“I disastri naturali provocati o aggravati dall’inosservanza delle norme ambientali e dalla negligenza umana non devono mai essere dimenticati e devono anzi rappresentare un monito costante per ciascuno di noi, affinché tali tragedie non si ripetano mai più. Anche per questo motivo l’attuale Commissione è determinata, come mai prima, a lottare contro i cambiamenti climatici e a salvaguardare l’ambiente per garantire una vita migliore alle generazioni future”.
“In quest’ottica – ha assicurato la Presidente della Commissione europea -, nell’ambito del quadro finanziario pluriennale in corso, come già nel precedente programma 2007-2013, il Fondo europeo di sviluppo regionale cofinanzia attivamente la riduzione del rischio idrogeologico in Veneto, con un importo di 45 milioni di euro. Questo è il modo migliore in cui la Commissione può esprimere solidarietà e portare il suo sostegno ai comuni devastati dagli eventi del 1963 e a tutte le regioni europee colpite da catastrofi naturali in tempi più o meno recenti”.
Foto europarl.europa.eu