Eurodeputati: “Introdurre eurobond d’emergenza temporanei”.
In una recente interrogazione parlamentare un nutrito gruppo di eurodeputati*, ha interrogato la Commissione sull’utilità di eurobond d’emergenza temporanei per supportare i Paesi membri.
“L’attuale pandemia – si legge nel corpo dell’interrogazione – ha dimostrato che la risposta a un’emergenza non può essere lasciata a pochi Stati membri: l’UE deve assicurare il coordinamento a livello operativo e per le questioni finanziarie. L’onere economico di un’emergenza non può essere sopportato soltanto da uno o pochi Stati membri. Inoltre, l’impatto economico della crisi sui bilanci degli Stati membri, sia per quanto riguarda livelli accettabili di debito sovrano – quali definiti dal patto di stabilità e crescita – che in relazione agli avanzi primari richiesti, dovrebbe essere ridotto al minimo dopo la crisi. Tuttavia, il fatto che le restrizioni di bilancio siano state ufficialmente allentate non significa che non costituiranno un onere per gli Stati membri”.
Il gruppo dei deputati ha poi suggerito l’adozione dello strumento degli eurobond temporanei alla Commissione: “L’UE dovrebbe pertanto creare uno strumento comune di debito d’emergenza, che potrebbe essere provvisoriamente definito ‘eurobond d’emergenza’, con un utilizzo limitato alla durata dell’emergenza Covid-19. Tale strumento di debito sarà cruciale per la gestione post-crisi degli indicatori macroeconomici degli Stati membri, in quanto stabilizzerà le loro prestazioni ai fini del patto di stabilità e crescita e garantirà un margine di bilancio essenziale”.
Per la Commissione von der Leyen oggi è intervenuto il Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis: “Sin dall’inizio la Commissione ha chiesto una risposta economica decisiva e coordinata alla pandemia di Covid-19. Per sostenere le risposte nazionali, tra l’altro, ha presentato proposte per massimizzare la portata del riorientamento del suo bilancio attuale e dei fondi strutturali e d’investimento europei, attivato con il Consiglio la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita; adottato, ancora, e applicato un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e, inoltre, chiesto uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza (SURE).
“Il 27 maggio 2020 – ha proseguito Dombrovskis -, in risposta a una richiesta del Consiglio europeo, la Commissione ha presentato la sua proposta Next Generation EU, che mira a sostenere la ripresa economica (in particolare negli Stati membri più colpiti), la resilienza delle società dell’UE e la salute dell’ambiente. La proposta prevede, tra l’altro, che la Commissione utilizzi il suo ottimo rating di credito per prendere in prestito – su base temporanea – fino a 750 miliardi di EUR per sostenere (attraverso sovvenzioni, prestiti e altri strumenti) gli investimenti e le riforme degli Stati membri, nonché gli investimenti privati, il settore sanitario e le ricerche vitali nei settori della salute, della resilienza e della transizione verde e digitale”.
*Eva Kaili, Gabriele Bischoff, Andris Ameriks, Marek Belka, Charles Goerens, Sylvie Guillaume, Sara Cerdas, Andrea Cozzolino, Manuel Pizarro, Aldo Patriciello, Tonino Picula, Aurore Lalucq, Fabio Massimo Castaldo, Maria Manuel Leitão Marques, Juozas Olekas, Isabel Carvalhais, Isabel Santos, Alex Agius Saliba, Viktor Uspaskich, Pierre Karleskind, Frédérique Ries, Izaskun Bilbao Barandica, Pierre Larrouturou, Andreas Schieder, Reinhard Bütikofer, Tanja Fajon, Paul Tang, Ernest Urtasun, Ville Niinistö, Marisa Matias, José Gusmão, Pascal Arimont, Attila Ara-Kovács, Stelios Kympouropoulos, Nikos Androulakis, Maria Arena, Dino Giarrusso, Marc Angel, Vilija Blinkevičiūtė, Petra De Sutter, Miriam Dalli, Theodoros Zagorakis, Chrysoula Zacharopoulou, Klára Dobrev, Robert Hajšel, Raphaël Glucksmann, Rasmus Andresen, Pedro Silva Pereira, Gianna Gancia, Margarida Marques, Milan Brglez, Victor Negrescu
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