Euro digitale, per la Commissione Ue andrà a beneficio di cittadini e imprese.
Come da tempo risaputo, la Commissione europeaha avviato un progetto di regolamento per l’introduzione dell’euro digitale. Un processo, guardando ai big player mondiali, che si è rivelato fallimentare, come in Cina dove lo yuan digitale non è stato accettato dal sistema cinese. Perchè, quindi, per l’Esecutivo von der Leyen è importante proseguire su questa linea?
A domandarselo, recentemente, è stato l’eurodeputato del gruppo ID, che ha chiesto alla Commissione Ue di illustrare i presunti vantaggi pratici dell’euro digitale rispetto ai metodi di pagamento elettronici esistenti.
Per la Commissaria Mairead McGuinness, intervenuta in risposta del deputato di ID, l’introduzione di un euro digitale, però, potrebbe avvantaggiare i cittadini e le imprese, consentendo di pagare laddove non è possibile utilizzare contanti e anche in modalità offline in aree senza accesso a Internet. “Con la versione offline dell’euro digitale – spiega l’esponente della Commissione UE – gli utenti godrebbero di un livello di privacy più elevato rispetto ai mezzi di pagamento esistenti. L’euro digitale – prosegue – sarebbe accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità competenze digitali e coloro che non hanno conti bancari commerciali. L’euro digitale, ancora, dovrebbe favorire la concorrenza nei pagamenti digitali, e quindi ridurre i costi per commercianti e consumatori”.
Sui potenziali rischi legati al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale, la McGuinness ha poi ricordato che “le transazioni con l’euro digitale online saranno monitorate dal fornitore di servizi, ma non dalla BCE. Ciò – conclude – consentirà una lotta efficace al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo”.
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