EURegionsWeek 2022: confermata la presenza della Sardegna.

Come di consueto la Regione Sardegna parteciperà alla Settimana europea delle regioni e delle città – il principale evento annuale dedicato alla politica regionale dell’Unione europea – in programma il prossimo mese di ottobre. Insomma niente di eccezionale visto il coinvolgimento pluriennale dell’Isola alla kermesse belga. Tra gli impegni previsti anche un workshop sull’insularità.

Ordinaria amministrazione, dunque, ma per il Presidente della Regione Christian Solinas “ancora una volta è stato certificato e premiato l’impegno della Sardegna per portare equità tra gli abitanti delle Isole e quelli della terraferma”. “Proseguiamo il percorso avviato sapendo che l’Europa ha ancora molta strada da fare per arrivare a quel percorso di riforma delle politiche europee auspicato, in grado di assicurare pari diritti e opportunità agli oltre 20 milioni di cittadini europei distribuiti su circa 2400 isole appartenenti a 13 Stati membri”. Pari diritti decisamente trascurati dall’attuale produzione legislativa regionale, specialmente con riferimento ai/alle giovani sardi/e.

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Poco entusiasmante, nonché autocelebrativo, anche l’ending della nota stampa odierna della presidenza regionale: “Forte del recente voto dell’Europarlamento la Sardegna si candida a guidare ancora una volta gli sviluppi del tema a livello europeo con una grande iniziativa che andrà a coinvolgere le massime personalità a livello Ue. L’obiettivo resta quello di tratteggiare un percorso di riforma delle politiche europee”.

Guardando a quanto (poco) fatto nei primi 3 anni di legislatura in Sardegna, non può che fare sorridere l’accostamento tra processo riformatore e pubblico servizio portato avanti dall’attuale maggioranza. Ma per togliersi ogni dubbio uno sguardo disinteressato al sito del Consiglio regionale è assolutamente consigliato. Tra funghi epigei, promozione della vernaccia, campi di volo e ordinamento della professione di maestro di sci in Sardegna sarà possibile riflettere sul tenore macchiettistico della produzione legislativa regionale. Ancora peggiore, invece, il giudizio che si potrebbe attribuire agli innumerevoli emendamenti puntuali. Decisamente insostenibili…

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