EU Talent Pool, la Commissione lancia l’ennesima piattaforma ma mancano competenze.

Con l’ambizione di contrastare la crescente carenza di competenze nell’Ue, la Commissione europea, nei mesi precedenti, ha lanciato l’ennesima piattaforma, la cosiddetta EU Talent Pool, dedicata ai migranti provenienti dai Paesi extra-UE e ai datori di lavoro europei.

Che si tratti dell’ennesimo tentativo estemporaneo (e oneroso) di job match di matrice europea? Difficile affermarlo in assenza di dati circa l’impatto prodotto dall’introduzione della nuova piattaforma. Numeri, al momento, assenti anche dalle parti della Commissione Ue.

Giustamente, dalle parti del Parlamento europeo, qualcuno ha interrogato la Commissione Ue sull’ennesima iniziativa (puerile) ideata dall’Esecutivo von der Leyen.

“Si afferma – scrive Tom Vandendriessche del gruppo di ID – di voler aumentare la quota di esperienza di mobilità entro il 2023: del 25% per i laureati, del 20% per gli studenti con minori opportunità e del 15% per gli studenti professionali. Si prevede che la popolazione in età lavorativa diminuirà da 265 milioni nel 2022 a 258 milioni nel 2030. Inoltre, si prevede che la pressione migratoria dall’Africa non potrà che aumentare. La Commissione ha obiettivi chiari, ma non riesce a fornire proiezioni precise sul numero dei migranti”.

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Per la commissaria Ylva Johansson, però, l’infallibilità della Commissione europea non può essere messa in discussione: “La proposta della Commissione di regolamento che istituisce un pool di talenti dell’UE è stato adottato il 15 novembre 2023 nell’ambito del pacchetto Mobilità delle Competenze e dei Talenti con l’obiettivo di supportare gli Stati membri nell’affrontare le carenze di manodopera a tutti i livelli di competenza. L’UE – prosegue la nota – sta affrontando queste carenze attraverso un approccio globale che include come priorità riqualificare e migliorare le competenze della forza lavoro esistente. Facilitando il reclutamento internazionale, il Talent Pool aiuterà a colmare le lacune che non possono essere colmate dalla forza lavoro nazionale”.

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Difficile, quindi, valutare l’impatto dell’iniziativa della Commissione in assenza di numeri e obiettivi: “Non è possibile in questa fase fornire una stima del numero di lavoratori altamente, mediamente e scarsamente qualificati che saranno assunti tramite il pool di talenti dell’UE”.

Stime, probabilmente, disponibili tra qualche anno nella valutazione di impatto.

foto Daina Le Lardic © European Union 2020 – Source : EP