Esuli istriani a Trieste, Roberti: “Per troppi anni pezzo di storia dimenticato”.

“L’amore per le vostre radici è il motore che vi spinge a ogni anno a partire dai luoghi in cui vivete oggi, radunarvi a Pola e a venire in visita a Trieste, animati da quella passione che vi impegnate a trasmettere anche alle persone che vi circondano e aiutandoli a conoscere un pezzo di storia che per troppi anni si è tentato colpevolmente di cancellare”.

È il messaggio rivolto dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ai rappresentanti dell’associazione
Italiani di Pola e Istria, oggi in visita a Trieste nella quarta delle cinque giornate in programma all’interno del 67esimo
Incontro culturale degli esuli da Pola.

L'assessore Roberti interviene nel corso dell'incontro con i rappresentanti dell'associazione Italiani di Pola e Istria
L’assessore Roberti interviene nel corso dell’incontro con i rappresentanti dell’associazione Italiani di Pola e Istria

Assieme al vicesindaco di Trieste Serena Tonel, al presidente di Federesuli Renzo Codarin e Piero Del Bello dell’Istituto
regionale per la Cultura istriano-fiumano-dalmata (Irci), l’assessore ha ricevuto la delegazione guidata dalla presidente
Graziella Cazzaniga Palermo nel Magazzino 26 del Porto vecchio, dove sono state spostate le masserizie degli esuli storicamente stipate nel Magazzino 18.

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“Uno spazio che, grazie all’iniziativa dell’Irci, è stato reso fruibile al pubblico – ha dichiarato Roberti – e custodisce i
ricordi di una vita che gli esuli dovettero abbandonare da un giorno all’altro. Questo Magazzino è un luogo simbolo di Trieste, perché rappresenta una scommessa sul futuro della città. È da qui, infatti, che è partito il percorso di riqualificazione di Porto vecchio, fortemente sostenuto dalla Regione con importanti investimenti (oltre 150 milioni di euro). Quello che oggi sembra un luogo periferico della città, sarà il centro culturale dell’intera area”.