Esperti PNRR, Michele Ciusa: “Dubbi sui criteri di selezione”.

Oggi il consigliere regionale del M5s Michele Ciusa è intervenuto durante la discussione della legge Finanziaria per segnalare un “fatto grave accaduto a seguito di una mia legittima richiesta di accesso agli atti”, sul conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Next Generation Italia” (PNRR).

“Premetto che la mia richiesta di accesso agli atti – ha spiegato Ciusa in Aula – riguardava il reclutamento di 37 esperti per il supporto all’attuazione del PNRR. Figure professionali che per 5 anni lavoreranno all’interno della Regione con compenso di 110 mila euro annuo. Quindi, a tutti gli effetti una procedura di selezione importante con posizioni molto ambite, per la quale abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti esattamente identica ad altre presentate per altri concorsi”.

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La risposta ottenuta da parte dall’Ufficio di Presidenza della Regione ha lasciato incredulo il consigliere: “Di fatto, mi viene intimato di non utilizzare i dati che ho richiesto e cito quanto riportato nella risposta: è doveroso precisare che i consiglieri regionali sono vincolati al rispetto della riservatezza e al divieto di divulgare le informazioni di cui vengono a conoscenza”.

“Spero di sbagliarmi – ha proseguito Ciusa – ma una risposta del genere, alimenta i miei dubbi. Perché, sia chiaro, non è mai stata mia intenzione divulgare dati sensibili appartenenti ai candidati, ma piuttosto verificare che i criteri di selezione siano stati rispettati, per quanto appaiano già poco chiari”.

“Stiamo parlando di un concorso indetto a livello Ministeriale per cui la Regione, dopo aver ricevuto gli elenchi degli iscritti, ha proceduto con discrezionalità ad individuare gli esperti sardi che lavoreranno alla stesura dei progetti per il PNRR della Sardegna. Nonostante le numerose segnalazioni che ho ricevuto su questo concorso, ora come mi devo comportare con questi dati? Perché se parlo di questo concorso rischio di venire meno all’imposizione da parte della Presidenza, ma di fatto mi trovo impossibilitato ad espletare il mio mandato e non posso capire sino in fondo la veridicità delle segnalazioni ricevute”.

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“La Presidenza doveva tutelare la mia persona consentendomi di poter svolgere il mio mandato. Poteva anche utilizzare l’articolo 105 comma 3 del regolamento, non imponendo il riserbo ad un consigliere regionale”. “Ecco perché ho voluto informare l’Aula di quanto accaduto – conclude – perché la risposta alla mia richiesta, non può che aumentare i dubbi e le ombre riguardo le procedure scelte dalla regione Sardegna per individuare i 37 esperti”.

“Inoltre, dalla lettura dei verbali – entra nei dettagli Ciusa – balza agli occhi che i criteri di selezione utilizzati non sono univoci. Innanzitutto, non si capisce per quale ragione siano stati esclusi tutti i dipendenti regionali che da anni svolgono attività di gestione e monitoraggio come project manager in qualsiasi settore. Nessuno di questi esperti è stato ritenuto idoneo, nemmeno per accedere alla fase dei colloqui. Altro aspetto meritevole di attenzione è il fatto che le Commissioni si siano limitate alla valutazione soltanto di alcuni curriculum (attingendo da una graduatoria stilata in maniera automatizzata) senza procedere a una verifica delle competenze specifiche. Quindi determinando di fatto l’esclusione di altri candidati a priori. Siamo certi – conclude Ciusa – che siano stati scelti i migliori candidati di tutta Italia?”.

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Foto Sardegnagol, riproduziona riservata