Esercitazioni militari, Ghirra scrive a Crosetto: “Sardegna assediata”.
Per tutto il mese di maggio la Sardegna continuerà ad essere assediata da mezzi e personale per esercitazioni militari, con buona pace del turismo nell’Isola, ma non dell’industria militare che, tra “vivaci sparatorie” e slanci di “virile balistica”, non smette di contare i profitti. D’altronde la guerra (anche quella virtuale) deve andare avanti, così come i disagi per la già malagevole Sardegna.
Nel più totale silenzio e assenza di indignazione (a conferma delle indebite pressioni internazionali e dei lucrosi negozi sottesi a tali esercitazioni), la deputata del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, Francesca Ghirra, è intervenuta sull’ordine dei lavori alla Camera per chiedere un’informativa urgente del ministro Crosetto nel merito dell’assedio subito – in tempo di pace – dall’Isola.
“La Sardegna – ha dichiarato la Ghirra – paga già un prezzo altissimo con il 65% delle servitù militari italiane, 30mila ettari di territorio impegnati dal demanio militare e 80 chilometri di coste non accessibili a cittadini e attività turistiche. Quali sono le finalità di queste esercitazioni? Quali sono i benefici economici di cui parla il governo? Quali sono i costi delle servitù e quanto vale la presenza delle basi? Vorremmo saperlo e per questo abbiamo chiesto un’informativa urgente del Ministro della difesa”.
“Non è possibile che il governo si ricordi di noi solo durante le vacanze estive o per le esercitazioni militari, ma mai quando si tratta di potenziare i servizi, in barba al principio di insularità recentemente inserito nella nostra Costituzione. Persino la Corte dei Conti ha posto il problema delle bonifiche: qualcuno sta verificando che non vengano utilizzate sostanze di natura chimica, tossica e radiologica, o comunque pericolose? Chi si occuperà di bonificare i nostri territori?” e conclude “Attendiamo delle risposte”.
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