Esenzione dazi per l’Ucraina, Zdechovský: “Problemi per produttori Ue”.

Recentemente, nel tentativo di “stracciarsi le vesti” a sostegno di uno dei Paesi al mondo con il più alto indice di corruzione e di dubbio rispetto dello Stato di diritto, la Commissione europea ha proposto di estendere per un altro anno, fino a giugno 2025, il regime commerciale esente da dazi con l’Ucraina, introdotto a seguito dell’aggressione russa.

Un sostegno, tuttavia, che sta comportando, solo nel caso dei prodotti agricoli, un surplus di materie prime nell’Ue, come evidenziato in una interrogazione parlamentare dall’eurodeputato delPartito Popolare Europeo, Tomáš Zdechovský: “La concorrenza a buon mercato dell’Ucraina fa sì che i prezzi di mercato scendano al di sotto dei costi di produzione soprattutto per il grano, l’orzo e la colza, costringendo gli agricoltori a vendere i loro prodotti in perdita (anche tenendo conto dei sussidi). Questa situazione – prosegue – va avanti da molto tempo e sta influenzando il sostentamento degli agricoltori”.

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Lecita, quindi, la richiesta alla Commissione sulle misure concrete ideate per bilanciare gli effetti negativi del commercio con l’Ucraina per gli agricoltori dei Paesi Ue.

Per Janusz Wojciechowski, commissario Ue per l’Agricoltura, si tratta di un non problema con riferimento al caso della Repubblica Ceca e, generalizzando, di tutta l’Ue: “Dall’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina fino alla fine di gennaio 2024, la Repubblica Ceca ha importato dall’Ucraina 111 141 tonnellate di cereali e 193 549 tonnellate di semi oleosi, una quantità molto piccola rispetto alla produzione totale ceca che ha raggiunto i 9,3 milioni di tonnellate nel 2023. I prezzi dei cereali nella Repubblica ceca – ricorda – seguono da vicino i prezzi globali”.

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Quotazioni, secondo l’esponente della Commissione Ue, che sono “diminuite notevolmente rispetto al 2022” e che sono state temporanee: “Dal 4 giugno 2022 l’UE ha temporaneamente liberalizzato completamente tutte le importazioni dall’Ucraina ai sensi dell’accordo sulle misure commerciali autonome. La Commissione – conclude – ritiene che la sua proposta rappresenti il giusto equilibrio tra il proseguimento del sostegno commerciale dell’UE all’Ucraina e la salvaguardia degli interessi degli agricoltori dei Paesi dell’Ue”.

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