Escalation globale, l’Amministrazione Biden prosegue con la sua azione scellerata.

Gli Stati Uniti d’America, grazie alle continue alzate di ingegno del “presidente parcheggiato”, Joe Biden, stanno continuando a perdere credibilità in termini di ricomposizione della conflittualità con la Federazione Russa di Vladimir Putin. Una considerazione di fatto guardando al tentativo (peraltro riuscito) di Biden di spingere il pedale dell’escalation con la rimozione della riserva all’uso dei missili a lungo raggio contro la Russia.

Azione che ha visto, come risaputo, l’uso del primo missile supersonico russo e le modifiche alla dottrina nuclerare della Federazione Russa.

Elementi, recentemente, commentati dal capo del Servizio di Sicurezza federale, Alexander Bortnikov: “È improbabile che Washington cambi la sua politica estera dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, mentre il team del presidente in carica Joe Biden potrebbe elevare le tensioni globali al massimo livello”, ha avvertito Alexander Bortnikov, capo del Servizio di sicurezza federale (FSB) russo”. “Biden cercherà di aggravare la situazione il più possibile nelle regioni dell’Eurasia, in Medio Oriente e nel Sud-est asiatico”, ha sottolineato il responsabile del servizio di sicurezza russo.

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Insomma, l’obiettivo dell’Amministrazione Biden (quella democratica ricordiamolo) resta lo stesso: complicare le opzioni della prossima amministrazione e accrescere i problemi geopolitici a livello globale.

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