Erasmus+, Ştefănuță: “Programma va reso più accessibile”.
Il programma Erasmus+ deve essere rimodulato con la speranza di renderlo più accessibile per tutti i/le giovani europei/e. A chiederlo (finalmente) l’eurodeputato dei Verdi/ALE, Nicolae Ştefănuță.
Non è un mistero, infatti, che la buona pratica dell’UE per l’inclusione dei giovani sia – specialmente con riferimento ad alcune azioni – decisamente fuori dalla portata dei beneficiari finali dei progetti, ovvero i giovani europei, alla luce della complessità del processo di costruzione delle proposte progettuali, dell’esiguità del supporto finanziario (tale da non poter implementare alcuna azione specialmente nei Paesi del Nord Europa) e, come spesso capita ad ogni deadline del programma, degli inqualificabili problemi tecnici della piattaforma di invio dei progetti.
Osservazioni alle quali si sommano, oggi, quelle dell’esponente romeno: “Il bilancio di Erasmus+ è stato quasi raddoppiato a circa 26,4 miliardi di euro nell’attuale quadro finanziario pluriennale (QFP), rispetto al QFP 2014-2020. Tuttavia, il bilancio è stato negoziato prima della guerra in Ucraina e dell’aumento dell’inflazione che ha prodotto un generalizzato aumento del costo della vita”.
Il programma, quindi, necessita di una revisione a tutela dell’inclusione dei giovani in Europa, indipendentemente dal loro background sociale e finanziario, a partire dall’adeguamento del supporto finanziario al tasso di inflazione: “L’Erasmus+ – prosegue – deve essere accessibile a tutti i giovani e non lasciare nessuno indietro”.
Per la commissaria alla Gioventù Mariya Gabriel, nonostante le ovvie criticità collegate al programma, “la Commissione ha reagito tempestivamente all’aumento del costo della vita e dell’inflazione e ha già aumentato il supporto finanziario nell’ambito del bando Erasmus+ 2023”. Qualcosa – con molta probabilità – deve essere sfuggito ai vertici UE e, come spesso capita in occasione del “limite di competenza” della Commissione, la responsabilità, per lo meno in tema di borse di studio Erasmus+, deve essere andata a cercare nelle agenzie nazionali del programma: “Laddove si applicano le fasce di borse di studio, le agenzie nazionali Erasmus+ sono in grado di aumentare i livelli delle borse di studio degli studenti dopo aver analizzato le esigenze del contesto nazionale”.
Mentre il livello di inaccessibilità al programma rimane pressoché immutato, però, la situazione – secondo la narrazione della commissaria – è monitorata: “Inoltre, la Commissione continua ad analizzare la situazione attraverso analisi statistiche e discussioni con le parti interessate”. Sarà incluso anche l’ascolto delle criticità emerse dalle stesse commissioni permanenti del Parlamento europeo sul programma? Ovviamente no, come dimostrano i diversi documenti prodotti sul merito dal Parlamento europeo ancora disattesi.
Sulla revisione del supporto finanziario in ambito Era+, la Gabriel ha poi concluso dichiarando che “ulteriori aggiustamenti ai tassi applicabili sono previsti nell’ambito di una revisione più approfondita e completa, prevista per il 2024”.
L’inclusione dei giovani, come sempre, può attendere.
Foto Jennifer Jacquemart Copyright European Union, 2021 Source: EC – Audiovisual Service