Erasmus+, Riba i Giner: “Chiarimenti sulla conformità ai valori dell’UE”.
Recenti risultati investigativi di openDemocracy rivelano che la World Youth Alliance (WYA) con sede negli Stati Uniti, che ha un ufficio europeo a Bruxelles, ha ricevuto finanziamenti dall’UE nonostante abbia diffuso disinformazione anti-aborto e promosso narrazioni contrarie ai diritti di genere. “Il discorso di questa organizzazione – si legge in una interrogazione parlamentare firmata dall’eurodeputata Diana Riba i Giner – include l’equiparazione pubblica dei diritti riproduttivi all’Olocausto e la diffusione di false affermazioni, come quella secondo cui l’aborto causa infertilità e influisce negativamente sulle gravidanze future. Ciò pone potenziali rischi per la salute delle donne e mina i diritti riproduttivi”.
Secondo il rapporto, la WYA avrebbe ricevuto ben 1,2 milioni di euro attraverso il programma Erasmus tra il 2010 e il 2022 e, al momento, risulterebbe beneficiaria di altri progetti Erasmus+ in corso.
Date queste premesse l’esponente del gruppo Verdi/ALE ha chiesto alla Commissione di confermare o meno se tale sostegno violi le disposizioni della convenzione di sovvenzione, in particolare quelle che richiedono il rispetto dei valori dell’UE.
Un tema che pone una questione particolarmente imbarazzante per l’Esecutivo von der Leyen, ma per la Vicepresidente esecutiva Roxana Mînzatu “la Commissione si impegna a garantire che le persone e le entità considerate inaffidabili
a causa del coinvolgimento in pratiche criminali, non etiche o attività incompatibili con i valori europei come stabilito dall’articolo 138(1)(c)(vi) del regolamento finanziario e sancito dall’articolo 2 del trattato sull’UE non ricevano sostegno finanziario”.
I beneficiari del programma Erasmus+ (e non solo) devono infatti rispettare le disposizioni legali che proteggono i valori dell’UE. A tal riguardo, secondo l’esponente della Commissione Ue sono stati istituiti meccanismi definiti dal regolamento finanziario e dagli accordi pertinenti conclusi con i destinatari dei fondi dell’UE proprio per salvaguardare e monitorare il corretto utilizzo di tali fondi.
“Se vi sono prove che un beneficiario che riceve fondi dell’UE viola le norme applicabili, la Commissione adotterà misure appropriate, tra cui un monitoraggio rafforzato, audit, la risoluzione della convenzione di sovvenzione e il recupero dei fondi, per proteggere l’integrità e il corretto utilizzo dei fondi”.
In particolare, in seguito alle accuse di disinformazione da parte della World Youth Alliance Europe sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, la Commissione sta esaminando la questione insieme all’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura e sta valutando se vi sia stata una violazione delle disposizioni dell’accordo di sovvenzione per inosservanza dei valori europei o grave illecito professionale. Inoltre, la Commissione ha implementato una serie di attività di monitoraggio e supervisione per garantire un’attuazione efficiente ed efficace del programma. Ciò include audit regolari, feedback dai partecipanti e una stretta collaborazione con tutti gli organismi responsabili dell’attuazione delle azioni nell’ambito del programma Erasmus+.
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