Erasmus+, Partito Popolare Europeo: “Modificare lo status dell’Ucraina”.
Modificare lo status dell’Ucraina per il programma Erasmus+ da “Paese terzo non associato al programma” a “Paese terzo associato al programma”. E’ questa la richiesta alla base dell’interrogazione presentata da alcuni eurodeputati del Partito Popolare Europeo*.
“L’UE – si legge nel testo del provvedimento – ha promesso il massimo sostegno all’Ucraina, gli Stati membri, ancora, hanno fornito ai bambini e ai giovani ucraini l’accesso ai sistemi di istruzione e la Commissione fornisce sostegno tramite piattaforme online. Tuttavia, si può fare di più”. Da qui la proposta di modificare lo status dell’Ucraina per il programma Erasmus+, come è stato fatto per la Macedonia del Nord, Serbia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia.
“Il popolo ucraino – proseguono – ha espresso chiaramente le proprie aspirazioni europee durante la rivolta di Maidan del 2013 a sostegno dell’accordo di associazione UE-Ucraina. Il 1° marzo 2022 il Parlamento ha chiesto alle istituzioni dell’UE di adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di candidato all’UE. L’UE – concludono i firmatari – deve fare tutto il possibile per sostenere le aspirazioni dell’Ucraina e la modifica del suo status Erasmus+ potrebbe essere uno dei primi piccoli passi in questa direzione”.
Per la Commissione europea la commissaria per la Gioventù Mariya Gabriel ha ricordato che ai sensi del regolamento Erasmus+ – 2021/817 del Consiglio del 20 maggio 2021 – è espressamente indicato, all’art. 19, che “la richiesta formale di associazione deve essere presentata dal Paese interessato”.
“La Commissione finora non ha ricevuto una richiesta formale di associazione dall’Ucraina. Se e quando ricevuta, tale richiesta formale sarà opportunamente considerata”.
Un passaggio, però, non immediato ha proseguito la commissaria Gabriel: “Ai sensi dell’articolo 19, i Paesi associati possono partecipare al programma solo nella sua interezza e adempiendo a tutti gli obblighi imposti agli Stati membri. Si tratta di un processo complesso, che comprende tra l’altro la creazione di un’agenzia nazionale. Per altri Paesi, ci sono voluti circa 5 anni per completare questo processo. Date le circostanze attuali, potrebbe essere difficile per l’Ucraina soddisfare tali condizioni in questo momento”.
Nonostante il problema legato al suo status l’Ucraina, in quanto Paese non associato, può partecipare a numerose azioni del programma Erasmus+: “I Paesi del partenariato orientale – ha aggiunto l’esponente della Commissione von der Leyen – beneficiano di una dotazione finanziaria dedicata di 215 milioni di euro nell’ambito di Erasmus+ per finanziare la mobilità internazionale degli studenti e del personale dell’istruzione superiore, nonché azioni di rafforzamento delle capacità nei settori dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale. Inoltre, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, la Commissione ha notevolmente aumentato le opportunità per i partecipanti dall’Ucraina di prendere parte alle azioni di mobilità Erasmus+”.
* Milan Zver (PPE), Tomasz Frankowski (PPE), Michaela Šojdrová (PPE), Peter Pollák (PPE), François-Xavier Bellamy (PPE), Željana Zovko ( PPE), Agnès Evren (PPE).