Erasmus+, Guerreiro (Verdi): “Ingiusta distribuzione tra Stati membri”.

Secondo la relazione della Commissione 3350537 del 4 luglio 2017 sul programma Erasmus+, il programma per la mobilità internazionale dei giovani europei non è stato messo in atto a pieno titolo perché non ha ricevuto fondi sufficienti. Di conseguenza, per l’eurodeputato portoghese Francisco Guerreiro, non è stato possibile finanziare un gran numero di applicazioni con punteggi elevati.

Secondo l’eurodeputato del gruppo dei Verdi: “I criteri utilizzati per assegnare il bilancio si dovrebbero basare su un principio di parità tra Stati membri. Tuttavia, in realtà, le situazioni variano da un Paese all’altro e il programma Erasmus+ dovrebbe tenerne conto. Al fine di promuovere la coesione e i diritti sociali nell’UE, come indicato nella relazione stessa, il programma dovrebbe discriminare positivamente verso i Paesi e le regioni più svantaggiate”.

LEGGI ANCHE:  Emmanouil Fragkos: "Bullismo prodotto di sistemi educativi inefficaci".

“In Portogallo – per Guerreiro – a causa delle limitazioni di bilancio, l’Agenzia Nazionale per l’istruzione e la formazione Erasmus+ è stata in grado di approvare solo il 36% delle domande ricevute nel periodo 2014-2016 e l’Agenzia Nazionale Gioventù in azione Erasmus+ il 24%”.

Una penuria di fondi che, di fatto, non garantisce che tutti i cittadini dell’UE possano accedere al programma. Criticità che richiede una decisa azione da parte della Commissione per il deputato portoghese.

Per la Commissione oggi è intervenuta la Commissaria Mariya Gabriel: “La Commissione intende rendere il futuro programma Erasmus+ molto più accessibile per il personale impiegato nel settore dell’istruzione, per i giovani e lo sport. Ciò avverrà attraverso l’introduzione di nuovi adattamenti al programma. Queste nuove modifiche dovrebbero aumentare il tasso di partecipazione al programma, specialmente per le persone con minori opportunità, in particolare”.

LEGGI ANCHE:  Digital footprint.

“La Commissione – ha proseguito la Commissaria bulgara – è inoltre alla ricerca di risorse adeguate nel prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per soddisfare gli ambiziosi obiettivi fissati per il nuovo programma Erasmus+”.

Per quanto riguarda i dubbi del deputato portoghese circa l’equità legata alla distribuzione del finanziamento del programma Erasmus+ tra Stati membri la Commissaria ha risposto che: “La ripartizione dei fondi tra i paesi del programma Erasmus+ avviene in modo equo e trasparente, secondo i criteri stabiliti nell’accordo di programma. Questi criteri si basano sulla popolazione, il costo della vita e sulle performance nell’attuazione del programma da parte dei singoli Paesi”.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

LEGGI ANCHE:  Erasmus+, Gualmini e Smeriglio: "Garantire un'equa partecipazione al programma Erasmus+".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *