Erasmus+ e regioni ultraperiferiche, Cerdas: “Disparità di accesso”.

Può definirsi accessibile per i giovani europei il programma Erasmus+, alla luce della complessità delle domande previste nelle application delle sue diverse azioni? In presenza di una tale impraticabilità per comitati giovanili e organizzazioni non strutturate in contesti socio-economici sviluppati, come possono i/le ragazzi/e residenti nelle regioni insulari e ultraperiferiche dell’UE, notoriamente penalizzati/e per il solo peccato di vivere in aree territoriali notoriamente insufficienti sotto il profilo dello sviluppo economico, sociale e culturale, accedere al programma Erasmus+?

Sulla questione, ampiamente nota ed evidenziata da Sardegnagol, l’eurodeputata Sara Cerdas del gruppo S&D ha chiesto alla Commissione europea di riferire sull’intenzione di rendere più accessibile il programma per i giovani residenti nelle aree ultraperiferiche dell’UE e, quindi, riallineare il forte squilibrio insito nella guida operativa del programma, decisamente sempre più appannaggio di organizzazioni strutturate e meno dei giovani e delle organizzazioni giovanili presenti nei territori più disagiati e periferici dell’Unione.

Sara Cerdas, foto Frederic MARVAUX Copyright: © European Union 2023 - Source : EP
Sara Cerdas, foto Frederic Marvaux Copyright: © European Union 2023 – Source : EP

“il programma Erasmus+ e il suo bilancio, gestiti dalla Commissione europea, sostiene l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport – si legge nell’interrogazione parlamentare della Cerdas -. La posizione insulare e remota delle regioni ultraperiferiche comporta costi aggiuntivi per chi viaggia da e verso tali regioni. Intende la Commissione prendere in considerazione un aumento del bilancio di Erasmus+ per aiutare i partecipanti delle RUP a pagare il viaggio, che spesso è possibile solo in aereo, in modo che possano partecipare al programma su un piano di parità con i partecipanti del continente, beneficiando dello stesso ammontare di finanziamenti?”.

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Dopo più di un mese, ieri è arrivata la replica della Commissaria Mariya Gabriel, per la quale il programma Erasmus+ tiene conto delle esigenze specifiche dei beneficiari provenienti dalle regioni ultraperiferiche (RUP) ed è già previsto un certo grado di flessibilità: “Gli studenti e i neolaureati che studiano o hanno studiato in istituti di istruzione superiore situati nelle RUP degli Stati membri – ha dichiarato la Gabriel – ricevono importi più elevati per il sostegno individuale – 786 euro al mese – e per il sostegno al viaggio – fino a 1500 euro a seconda della distanza del viaggio -. I partecipanti – prosegue – possono anche richiedere una ulteriore copertura, se i costi sono significativamente superiori al costo unitario previsto dalla fascia di distanza applicabile. In questo caso, ricevono un rimborso dei loro biglietti di viaggio sulla base dei costi reali sostenuti”.

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