Entrate tributarie: nei primi otto mesi dell’anno gettito pari a 343,7 miliardi.

Nel periodo gennaio-agosto 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 343.704 milioni di euro, con un incremento di 40.692 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13,4%).

L’incremento di gettito registrato nel periodo in esame, spiegano dal MEF, è stato influenzato principalmente dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del D.L. n. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”) e del D.L. n. 104/2020 (c.d. “decreto Agosto”), che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA.

Nel mese di agosto le entrate tributarie sono state pari a 55.281 milioni di euro (+10.371 milioni di euro, +23,1%). In particolare, le imposte dirette hanno avuto un aumento del gettito di 8.394 milioni di euro (+36,1%) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 1.977 milioni di euro (+9,1%).

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Nei primi otto mesi del 2022 le imposte dirette hanno avuto un aumento di 22.379 milioni di euro (+13,4%).

Il gettito dell’IRPEF ha registrato un aumento di 7.871 milioni di euro (+6,1%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno avuto un incremento di 1.737 milioni di euro (+3,0%) e le ritenute lavoratori autonomi di 632 milioni di euro (+7,9%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 244 milioni di euro (-0,5%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 4.971 milioni di euro (+80,0%) in quanto, così come per l’autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA).

Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.585 milioni di euro, +128,0%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e per l’elevata redditività degli investimenti. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.037 milioni di euro, +102,4%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti.

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Si segnala l’incremento dell’IRES pari a 5.897 milioni di euro (+119,8%) attribuibile, almeno in parte, come sopra evidenziato, alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell’anno 2021. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto una diminuzione pari a 115 milioni di euro (-1,6%) mentre si registra un incremento per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 659 milioni di euro (+35,7%).

Le imposte indirette hanno avuto un incremento, invece, di 18.313 milioni di euro (+13,5%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 16.074 milioni di euro (+18,0%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 10.243 milioni di euro (+12,8%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.831 milioni di euro (+63,1%). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita.

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Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+850 milioni di euro, +19,2%) e dell’imposta di registro (+216 milioni di euro, +6,2%) mentre l’imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-8 milioni di euro, -1,9%).

Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 2.514 milioni di euro (+36,2%).

Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 3.049 milioni di euro (+61,4%) di cui: 1.995 milioni di euro (+81,9%) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.053 milioni di euro (+41,7%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto “decreto sostegni-bis”).