Energia, Confindustria Sardegna spinge per la discussione sul Decreto Energia.
Il rinvio a novembre della discussione sul Decreto Energia (DPCM) emanato dal Governo Draghi, disposto dal Consiglio di Stato su richiesta della Regione Sardegna, nel dilatare oltremodo i tempi, secondo Confindustria Sardegna rischia di pregiudicare la sopravvivenza del tessuto economico e produttivo sardo.
“Dare sollecito riscontro operativo alle questioni trattate dal DPCM – dichiara in una nota l’associazione di categoria – che pure rappresenta una risposta certamente parziale e bisognosa di correttivi rispetto agli equilibri energetici dell’isola, è assolutamente essenziale per scongiurare sospensioni o chiusure di attività strategiche di grande impatto economico ed occupazionale. Le imprese sarde non possono permettersi una indefinita situazione di stallo”.
“Il Decreto rappresenta comunque un primo passaggio ineludibile per avviare, dopo decenni di attese, dibattiti, impegni, progettazioni e iter autorizzativi, quell’auspicato processo di metanizzazione della nostra regione, fondamentale anche per gestire la fase estremamente complessa della transizione energetica. Tempi dilatori rischiano di pregiudicare investimenti, credibilità e tenuta del sistema industriale e produttivo che attende da oltre cinquant’anni interventi per riequilibrare una diseconomia storica con l’Italia e con l’Europa e che ora rischia di diventare un obiettivo sempre più irraggiungibile”.
foto Confindustria.it