Emmanouil Fragkos: “Bullismo prodotto di sistemi educativi inefficaci”.
Nonostante gli sforzi della Commissione e degli Stati membri, il bullismo è ancora un problema diffuso che va oltre i confini degli edifici scolastici riversandosi su Internet e danneggiando in particolare i bambini, le vittime più vulnerabili. Una piaga ricordata dall’esponente del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei Emmanouil Fragkos che, nella sua interrogazione parlamentare, ha evidenziato la limitatezza degli strumenti a contrasto del fenomeno nell’UE: “E’ chiaro che il bullismo è un prodotto di sistemi educativi inefficaci e disadattivi che non riescono a motivare i bambini verso stili di vita positivi. Attualmente – ricorda l’esponente ECR -, la risposta europea consiste principalmente nei programmi Daphne, Child Helpline International ed Erasmus +, nonché nelle raccomandazioni per un uso più sicuro di Internet”.
Per la Commissione europea è intervenuta, in risposta all’interrogazione del deputato Fragkos, la Commissaria per l’Innovazione e le Politiche Giovanili Mariya Gabriel: “Secondo l’International Student Assessment (PISA, rilevazioni 2018), in tutti i Paesi dell’OCSE circa il 23% degli studenti di 15 anni ha dichiarato di essere stato fisicamente, verbalmente vittima di bullismo a scuola almeno un paio di volte al mese, mentre l’8% degli studenti è spesso vittima di bullismo. Ciò – ha ricordato la Gabriel – mina i risultati accademici, il benessere mentale degli alunni e aumenta il rischio di abbandono scolastico”.
Un fenomeno, come confermato dalla Commissaria, affrontato dalla Commissione principalmente attraverso i programmi Erasmus+ e REC – Rights, Equality and Citizenship Programme: “Nel 2014-2020 sono stati finanziati in ambito Erasmus+ circa 300 progetti transfrontalieri contro il bullismo. Progetti anti-bullismo sono stati finanziati anche nell’ambito del programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza.
La Commissione ha anche finanziato degli studi specifici in materia, come la pubblicazione del 2016 ‘Come Prevenire e contrastare il bullismo e la violenza scolastica‘ “.
Bullismo e cyberbullismo contrastato dalla Commissione anche attraverso la strategia europea per un Internet migliore per i bambini: “La Commissione – prosegue la Commissaria – cofinanzia l’attività della
rete dell’UE negli Stati membri per un Internet più sicuro, assistendo bambini, genitori e insegnanti
con attività di sensibilizzazione e per segnalare materiale pedopornografico”. Rete coordinata dalla piattaforma ‘Better Internet for kids‘.
“La promozione della lotta al bullismo a scuola – ha concluso Mariya Gabriel – sono stabilite nel
piano della Commissione per la realizzazione di uno spazio europeo dell’istruzione entro il 2025
, che include l’estensione dell’iniziativa ‘Pathways to School Success’ per affrontare questo problema. Nel mese di marzo è, infine, prevista l’adozione della strategia dell’UE sui diritti del bambino che
promuoverà ulteriormente azioni a contrasto del bullismo e del cyberbullismo“.