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Emilia-Romagna e il turismo LGBTQ+: un’iniziativa a rischio di discriminazione?

La Regione Emilia-Romagna ha recentemente lanciato un progetto pionieristico in Italia, dedicato al turismo LGBTQ+, con l’intento di attrarre questa specifica categoria di viaggiatori. L’iniziativa prevede la collaborazione con operatori specializzati, l’adozione di protocolli e certificazioni, e attività formative per gli operatori turistici, al fine di rendere la regione una meta privilegiata per il turismo LGBTQ+.

Tuttavia, il progetto ha sollevato interrogativi legati alla compatibilità di questa iniziativa con i principi fondamentali dell’Unione Europea, in particolare con il divieto di discriminazione sancito dall’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Secondo l’eurodeputato Stefano Cavedagna, infatti, la promozione di offerte turistiche pubbliche destinate esclusivamente a una determinata categoria di viaggiatori in base all’orientamento sessuale potrebbe violare il principio di uguaglianza e inclusione, poiché l’uso di fondi pubblici dovrebbe essere improntato alla non discriminazione, senza favorire specifici gruppi in base all’orientamento sessuale.

A tal proposito, Cavedagna ha domandato alla Commissione Europea se iniziative pubbliche indirizzate esclusivamente a una categoria di turisti in base all’orientamento sessuale siano compatibili con il diritto dell’Unione Europea, soprattutto in materia di non discriminazione e concorrenza leale e se tale proposta, pur dichiarandosi inclusiva, rischi o meno di escludere altre categorie di viaggiatori.

foto European Union 2022 – Source : EP