Emergenza ucraina. Sostegno psicologico e assistenza psichiatrica all’Aou Sassari.
L’Aou di Sassari scende in campo per far fronte al dramma dei profughi provenienti dall’Ucraina. Anche le strutture dell’azienda deputate al benessere mentale hanno dato la loro disponibilità per l’accoglienza e l’assistenza clinica alle donne, ai bambini e agli anziani provenienti dalle zone di guerra.
La Clinica psichiatrica, la Neuropsichiatria infantile e la Psicologia ospedaliera mettono a disposizione strutture, risorse umane e professionali per la valutazione dei disagi relativi all’esposizione ad eventi traumatici, acuti e cronici causati dall’emergenza umanitaria in corso.
“La Clinica psichiatrica, attraverso l’unità di vittimologia, traumatologia e prevenzione della violenza – ha affermato Alessandra Nivoli, responsabile della struttura – fornisce la possibilità di visite ambulatoriali con psichiatri e/o psicologi presso le strutture sanitarie site a San Camillo“. Un servizio che consentirà l’inquadramento clinico e sintomatologico e l’impostazione dell’eventuale intervento terapeutico, sia farmacologico sia psicologico.
L’Unità di Neuropsichiatria infantile di viale San Pietro “fornirà assistenza ai minori di 18 anni per casi neurologici e psichiatrici con carattere di urgenza/emergenza o di particolare complessità, in regime di ricovero urgente, ricovero ordinario o in DH”, ha aggiunto Stefano Sotgiu, direttore della struttura. Una volta inseriti nella struttura occorrerà fare un inquadramento clinico e strumentale e valutare un eventuale intervento terapeutico farmacologico. In questi casi, per ragioni precauzionali sarà necessaria una preventiva accettazione al Pronto soccorso pediatrico (per i minori di 14 anni) o a quello generale (all’ospedale Santissima Annunziata per i minori tra 14 anni e 17 anni e 11 mesi).
La Psicologia ospedaliera e del benessere organizzativo fornirà consulenza psicologica ai bambini e alle donne provenienti dall’Ucraina in regime di ricovero ordinario presso le strutture di degenza dell’Aou di Sassari. Si vuole provare in questo modo a rispondere concretamente a problematiche sanitarie serie e potenzialmente invalidanti sia a breve che a lungo termine. “L’intervento clinico vorrebbe essere l’espressione della nostra più profonda solidarietà, sia umana che professionale, nei confronti di persone in difficoltà costrette a lasciare il proprio paese senza una copertura sanitaria adeguata”, ha affermato Fabrizio Demaria, responsabile della struttura del Santissima Annunziata.