Emergenza sociale in Sardegna: il 56,6% delle famiglie non ce la fa.

Una autentica polveriera sociale. Questa potrebbe essere la migliore descrizione della Sardegna guardando la crescente perdita di competitività delle imprese e del benessere dei suoi cittadini. Come evidenziato dai più recenti dati ISTAT, per esempio, è in aumento il malessere economico. Nel 2023, il 69,3% delle famiglie sarde, infatti, ha avuto difficoltà a mettere da parte dei risparmi, mentre il 56,6% ha dichiarato di non riuscire a far fronte a spese impreviste.

Secondo l’indagine dell’istituto, ancora, il 41,2% delle famiglie sarde vive con difficoltà o grande difficoltà economica e solo il 7,5% ha dichiarato di affrontare la propria situazione economica con facilità o molta facilità: quest’analisi svela un quadro fragile, con un rischio di povertà che colpisce profondamente una larga fascia di popolazione.

LEGGI ANCHE:  Emergenza abitativa a Nùoro, Giovani Democratici: "Politica locale assente".

Il 35,7% delle famiglie ha valutato le proprie risorse economiche come scarse o assolutamente insufficienti e si riscontra un peggioramento della propria condizione economica rispetto all’anno precedente, situazione aggravata dall’inflazione e dai costi energetici sempre più proibitivi.

“Dal 2020 al 2023 una famiglia media ha perso duemila euro di reddito per effetto dell’inflazione e ha visto aumentare il costo di energia e cibo – ha ricordato oggi Mauro Carta, presidente delle ACLI della Sardegna-. Al 31 dicembre 2023, la Sardegna contava oltre 1,5 milioni di persone e ben 439.000 vivevano in condizioni economiche precarie: quasi una persona su tre. Chiediamo che le forze politiche si interroghino sulle ragioni profonde di questa difficile situazione e agiscano al più presto”.

LEGGI ANCHE:  Bando taxi 2024: fino a 30mila euro per acquistare un nuovo mezzo.

Difficile, però aspettarsi tanta lungimiranza dall’attuale classe dirigente, come ricordano le azioni del Programma Regionale di Sviluppo presentato ieri dalla Giunta della presidente “decaduta”, Alessandra Todde.

Foto di Denise Husted da Pixabay.com