Emergenza idrica: convocato il comitato operativo regionale.

A seguito della dichiarazione dello stato di emergenza regionale per deficit idrico, deliberato dalla Giunta regionale lo scorso 30 luglio, e la conseguente delega al Direttore generale della protezione civile del coordinamento delle operazioni da intraprendere per farvi fronte, stamattina, presso la sede della protezione civile regionale, d’intesa con l’Assessore della difesa dell’ambiente, lo stesso Direttore generale ha convocato il Comitato Operativo Regionale (COR).

In particolare, si sono svolte due riunioni con i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dall’emergenza, quelli della Baronia e dell’Ogliastra, alle quali hanno preso parte anche le strutture regionali e territoriali coinvolte.

Scopo della convocazione del COR, ricordano dalla Protezione Civile, fare il punto sulle azioni finora intraprese e quelle da avviare, e illustrare i contenuti dell’Ordinanza n. 1 del 5 agosto 2024 del Direttore generale della protezione civile, nella quale viene innanzitutto delimitato il territorio interessato dalla situazione di deficit idrico in atto; nella stessa ordinanza, infatti, sono stati individuati 69 Comuni, ai quali oggi se ne aggiungono altri 18.

LEGGI ANCHE:  Lavoro, disoccupazione giovanile al 24,5%: +0,3 nel mese di marzo.

Nel documento sono contenute anche indicazioni e modalità per l’approvvigionamento di acqua potabile delle utenze domestiche e delle aziende agro-zootecniche in crisi idrica, dedicate ai Comuni e ai Consorzi di bonifica ricadenti nell’area interessata dall’emergenza.

Durante la riunione del Comitato Operativo Regionale, l’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, ha anticipato che l’assestamento del bilancio regionale appena approvato, prevede nuove risorse da dedicare all’emergenza per un importo pari a 10 milioni, e ha evidenziato l’importanza della pianificazione futura per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche.

A breve tutte le informazioni saranno condivise su apposita piattaforma informatica, in modo da facilitare la definizione dei fabbisogni e delle strategie di intervento e, non appena necessario, saranno convocati ulteriori tavoli ristretti per gestire celermente le singole criticità.

LEGGI ANCHE:  Energia, ACLI Sardegna: "Attivare articolo 4 dello Statuto contro incursioni dei grandi poteri".

Comuni interessati dall’emergenza idrica al 5 agosto 2024: Armungia, Assemini, Ballao, Bari Sardo, Benetutti, Budoni, Castiadas, Decimomannu, Decimoputzu, Domus de Maria, Dorgali, Escalaplano, Gairo, Galtellì, Girasole, Ilbono, Irgoli, Laconi, Lanusei, Loculi, Lodè, Loiri Porto San Paolo, Lotzorai, Lula, Monastir, Monti, Muravera, Nuoro, Olbia, Onanì, Onifai, Orani, Orosei, Orune, Ozieri, Perfugas, Posada, Riola Sardo, Samassi, San Basilio, San Gavino Monreale, San Nicolò Gerrei, San Teodoro, San Vito, Sant’Anna Arresi, Sardara, Sarroch, Serdiana, Serramanna, Sestu, Siniscola, Sinnai, Talana, Telti, Tertenia, Torpè, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villagrande Strisaili, Villaputzu, Villasalto, Villasimius, Villasor, Villaspeciosa.

Comuni integrati il 7 agosto 2024: Arzachena, Arzana, Barumini, Baunei, Cargeghe, Illorai, Loceri, Lula, Oliena, Olzai, Orroli, Osini, Perdasdefogu, Perdaxius, Settimo San Pietro, Siliqua, Teulada, Uta.

LEGGI ANCHE:  Tik Tok, Consiglio degli Utenti: "Serve educazione digitale per sicurezza nella rete".