Emergenza Covid, PD regionale: “No a provvedimento illegittimo e pasticciato”.

“In merito alla proposta di una legge regionale da parte della maggioranza ci siamo opposti ad un provvedimento pasticciato e evidentemente illegittimo che avrebbe solo peggiorato la situazione in Sardegna ingenerando ulteriore confusione”. Lo scrivono, attraverso una nota, i consiglieri regionali del Partito Democratico, chiarendo la propria posizione sostenuta negli incontri istituzionali di questi ultimi giorni.

“Il presidente Solinas – spiegano i consiglieri dem – ha proposto prima dell’emanazione del Dpcm del Governo una serie di manovre restrittive per un periodo di 15 giorni. Uno ‘stop e go’, così lo ha chiamato, per contenere la diffusione del virus. Dopo l’emanazione del Dpcm ha proposto una ordinanza che avrebbe riguardato diversi punti”.

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Un’ordinanza che, però, non è mai stata adottata dal Governatore Solinas, vista la reazione dell’Esecutivo Conte contro le deroghe al Dpcm del 24 ottobre da parte delle autonomie, annunciate, nei giorni scorsi, proprio dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Regione Sicilia.

Fonte delle perplessità del gruppo PD anche la proposta di Solinas di ridurre i voli aerei e il traffico navale da e per la Sardegna: “Se si tiene conto che il traffico aeroportuale risulta attualmente
spontaneamente ridotto di circa il 60% non si comprende la necessità di ulteriori limitazioni – spiegano gli esponenti dell’opposizione – Sarebbe utile, dotare porti e aeroporti di postazioni sanitarie per l’esecuzione di test rapidi, su base volontaria, ai passeggeri in entrata e in uscita. La proposta di test obbligatori riproporrebbe una soluzione già oggetto di impugnativa da parte del governo e oggetto di sospensiva al TAR di precedenti ordinanze”.

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Per quanto riguarda i provvedimenti estensivi su orari di apertura di bar, ristoranti, palestre e piscine, per gli esponenti del PD “visto il parere del Comitato Tecnico Scientifico, dove si attesta che queste aperture, magari supportate da misure igienicosanitarie aggiuntive, non siano facilitanti della diffusione del virus, si rappresenta la certa impugnazione, già anticipata, da parte del Governo a misure estensive rispetto a quelle contenute nel Dpcm. Si è richiesta pertanto un’attenta valutazione per evitare ulteriori danni alle attività interessate”.

Nella nota, infine, il gruppo regionale non ha risparmiato un’ultima stoccata alludendo alle presunte pecche della gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Giunta regionale: “La situazione sanitaria nella nostra regione, pur con numeri della pandemia più limitati rispetto ad altri territori sta causando un corto circuito nel sistema sanitario a seguito di una evidente inadeguatezza degli interventi messi in campo. In particolare non si sono potenziati i servizi di igiene pubblica e le USCA, si è ritardata l’attivazione dei posti letto Covid e l’attivazione dei Covid-hospital”.

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