Elon Musk: “Il figlio di Biden è al di sopra della legge”.

“Mi dispiace ma Io sò io e voi non siete un c***” recitava un grande Alberto Sordi nella perla di Mario Monicelli “Il Marchese del Grillo. Una celebre frase nel film che trova la sua fonte poetica nel sonetto “Li soprani der monno vecchio” di Gioacchino Belli ma che nella cronaca odierna può essere tranquillamente applicata alla circostanza della concessione della grazia a Robert Hunter Biden, figlio “fortunato” del presidente americano Joe Biden.

Una brutta pagina per la difesa dello Stato americano dai particolarismi e dal conflitto di interesse, sulla quale si è posata, tra i tanti nelle ultime 48 ore, la critica del famoso imprenditore americano Elon Musk, nominato recentemente alla guida del dipartimento per l’efficenza di Governo (DOGE).

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Sul social X, infatti, Musk non ci è andato pesante, scrivendo che “il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è al di sopra della legge perché graziato dal padre”.

In precedenza, Musk aveva inoltre sottolineato che la grazia concessa da Biden al figlio coincideva con il periodo in cui Hunter lavorava presso la compagnia energetica ucraina Burisma, definendola ironicamente “una coincidenza”.

foto Courtesy of the White House