Elezioni USA. Kamala Harris chiude nel segno dell’odio, della divisione e della mancanza di idee.

Il discorso conclusivo di Kamala a Washington DC, come ricordato dall’entourage del partito repubblicano si è chiuso sotto il segno “dell’odio, della divisione e dell’assenza di idee”. La vice di Joe Biden, infatti, in più occasioni ha dimostrato tutti i propri limiti non riuscendo ad andare oltre il refrain dell’antitrumpismo, senza, però, proporre soluzioni su come uscire dall’attuale crisi geopolitica mondiale.

Candidata, in particolare, che sconta la perfetta continuità con l’ultiimo mandato Biden, fallimentare sulla linea della politica estera, della sicurezza interna, gestione dei flussi migratori (soltanto negli ultimi anni oltre 435mila immigrati sono stati condannati per gravi reati negli USA), della politica fiscale (la stessa Harris ha dichiarato che gli americani stanno affrontando “maggiori pressioni finanziarie”) e del rispetto democratico per l’avversario, come ricorda la campagna di odio agita verso Donald Trump, diventato un vero e proprio bersaglio umano negli ultimi mesi.

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