Elezioni Usa, Jill Stein: “Democratici hanno spianato la strada a Trump”.

Un risultato disastroso per il popolo americano. Questo, in sintesi, l’esito del voto che ha confermato la vittoria del 47° Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, secondo la leader del Partito Verde, Jill Stein, la cui scalata alla Casa Bianca, non è andata oltre i 641.062 voti, ovvero lo 0,4% delle preferenze.

Stein particolarmente critica, anche in questa occasione, con i “democratici” americani, colpevoli di aver agevolato il successo del tycoon repubblicano: “I democratici ora stanno incolpandosi l’un l’altro per la sconfitta contro Trump, dimostrandosi incapaci di fare autocritica dopo decenni di fallimenti e tradimenti che hanno spianato la strada all’ascesa di Trump. Dal loro sostegno incondizionato alla guerra e al genocidio a Gaza, alla loro sottomissione a Wall Street, alla loro indifferenza per i diritti umani, alla loro accelerazione sconsiderata dell’inquinamento da combustibili fossili che guida il collasso climatico, al loro assalto alla democrazia, su tutti questi temi e molti altri il Partito Democratico ha tradito la fiducia del popolo. Questa elezione rimuove ogni dubbio residuo sul fatto che il Partito Democratico abbia completamente deluso le persone che afferma di rappresentare e che abbiamo bisogno di un vero partito di opposizione per le persone, il pianeta e la pace”.

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Democratici, ricorda la Stein, che hanno tentato in tutti i modi di minare la sana competizione elettorale: “Nell’ultimo anno, il Partito Democratico ha organizzato un’operazione senza precedenti dedicata alla soppressione del nostro movimento. Ci hanno molestato con costose cause legali per estrometterci dalle elezioni, ci hanno emarginati e diffamati sui media, hanno pubblicato annunci di lavoro in cerca di persone per sabotare la nostra campagna e hanno persino lanciato annunci contro di noi, cosa che non avevano mai fatto prima per nessun candidato indipendente”.

Il risultato dell’azione poco democratica del “partito democratico”, ricorda la Stein, è stata la perdita, “anno dopo anno, di milioni di elettori, in particolare i giovani, le persone di colore e le persone con redditi più bassi”.

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Considerazioni assolutamente condivisibili ma, purtroppo, di difficile comprensione per “gli sfegatati democratici” (per non parlare di quelli sardi).

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