Elezioni USA, il SEAE parla di interferenze russe. Qualcuno/a non sa perdere!

Il popolo americano è stupido, rozzo e incapace di scegliere i propri rappresentanti politici autonomamente. E’ quanto sembrerebbe suggerire l’ultima newsletter realizzata dal Servizio per l’Azione Esterna dell’UE, il SEAE, attraverso la piattaforma (acritica e finanziata con contributi europei) di EUvsDisinfo.

Narrazione, anche oggi, affidatasi, pur di dare sostanza alle proprie ragioni, alle interferenze russe nella campagna elettorale americana, riportando in auge il solito refrain “un tanto al chilo” tanto propagandato dall’Ue ad ogni sconfitta politica dei propri partners, come avvenuto, recentemente, in Georgia e in Moldova.

Non dovrebbe sorprendere, per lo meno non a noi, che l’Ue continui a sostenere la produzione di contenuti informativi privi di senso critico veicolati da chi, omettendo di citare le manovre altrettanto democraticide messe in atto dall’Ue, dimostra scarso rispetto per i principi democratici, per l’obiettività dell’informazione e la verifica delle fonti. Basta il sospetto e la patente di russofobia!

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Sarà forse questa la strategia europea per il contrasto alla disinformazione e alla promozione del senso critico tra i cittadini dell’Ue?

“Il Cremlino – si legge nella nota di EUvsDisinfo – ha continuato la sua campagna di interferenza elettorale negli Stati Uniti fino agli ultimi istanti, utilizzando lo stesso copione che abbiamo ripetutamente scoperto. Martedì 5 novembre ha segnato la fine del ciclo delle elezioni presidenziali statunitensi con la vittoria del candidato repubblicano Donald J. Trump . I media controllati dallo Stato russo e altri attori della disinformazione pro-Cremlino hanno tentato di interferire con le elezioni con tentativi di influenza su più fronti, una tattica pro-Cremlino che abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene”.

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Nata per contrastare la disinformazione, questa piattaforma europea, continua a confermarsi partigiana e acriticità. Nulla di sbagliato, se non fosse coinvolta la tasca dei cittadini europei.

Foto di otrags da Pixabay.com