Elezioni, Matteo Renzi: “Guida PD caratterizzata da rancore personale”.
Stamattina le agenzie di stampa italiane hanno deciso di puntare il proprio focus sui candidati scelti del Partito Democratico per le prossime elezioni del 25 settembre. Tra le notizie più eclatanti riprese dalle agenzie il post pubblicato da Luca Lotti, escluso dalla candidatura: “Il segretario del mio partito – dichiara Lotti – ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche”. Alla base dell’esclusione eccellente, si legge nel post sul proprio account Facebook, la presenza di “nomi di calibro superiore”.
Chissà se l’esclusione del suo ex delfino abbia motivato il commento, sul merito delle candidature PD, del leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “A me pare che la guida di Enrico Letta si sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere. Vedremo i frutti il 26 settembre. Mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, non coi risentimenti”.
Risentimenti o meno è forte la necessità di rimarcare le differenze con il PD per Renzi: “Noi staremo sui contenuti – prosegue -. Noi non abbiamo candidati che hanno votato contro la fiducia a Draghi. Noi abbiamo chiara una idea di innovazione del Paese che passa dal dire SÌ alle infrastrutture necessarie, non NO a tutto. E noi non vogliamo alzare le tasse. Su questi temi siamo molto distanti, purtroppo, dal nuovo Pd“.
Non dovrebbe sorprendere la successiva stoccata al PD, sul tema del presidenzialismo, del leader fiorentino: “In molti gridano alla deriva antidemocratica perché la destra ha proposto il presidenzialismo. Follia. Il presidenzialismo è radicato in tante moderne democrazie occidentali. Io preferisco l’elezione diretta del Premier, non del Capo dello Stato, ma questo non significa che la proposta della destra sia un attentato alla libertà. Meloni e Salvini non sono un pericolo per la democrazia, lo sono per l’economia: hanno fatto promesse assurde, irrealizzabili, flat tax insostenibili e ingiuste. Rimettiamo in fila i fatti e diciamo le cose come stanno: se vincono loro non perderete la vostra libertà. Al massimo perderete i vostri risparmi“, ha concluso Renzi.