Elezioni in Crimea, Ue: “Violazione del diritto internazionale”.

La Russia, lo scorso fine settimana, ha condotto elezioni regionali nella Repubblica autonoma di Crimea e nella città di Sebastopoli. Elezioni truffa per l’Unione europea che, attraverso una nota del SEAE, il Servizio europeo per l’azione esterna, ha condannato lo svolgimento delle “elezioni” da parte della Russia sul territorio ucraino.

Voto, secondo l’Ue, che costituisce un altro atto di violazione del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e della sovranità, indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina.

“L’UE non riconosce queste cosiddette “elezioni” o i loro risultati in Crimea. Sono nulle e prive di valore e non possono produrre alcun effetto legale. A più di un decennio dall’invasione della Russia e dal tentativo di annessione illegale della Crimea, l’UE ribadisce la sua posizione: la Crimea è l’Ucraina. Riferendosi alla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 27 marzo 2014, invitiamo la Russia a cessare i suoi sforzi per minare l’unità nazionale e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.

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Unione, purtroppo, che fa finta di non sentire e comprendere l’attuale situazione geopolitica dopo oltre 30 mesi di escalation in Ucraina e l’aggressione del Governo di Kiev nel territorio della Federazione Russa: “Esiste una sola via d’uscita chiara da questa guerra: che la Russia ponga immediatamente fine alla sua guerra di aggressione illegale, immotivata e ingiustificata contro l’Ucraina e ritiri tutte le forze e l’equipaggiamento militare dal territorio ucraino entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”.

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