Elezioni europee, Roberto Salis: “Voto per Ilaria è voto contro nazifascismo”.
Si sono ritrovati ieri all’Exma di Cagliari i sostenitori della candidatura alle prossime elezioni europee di Ilaria Salis, italiana ora agli arresti domiciliari in Ungheria. Tra essi anche l’anima del comitato elettorale, il padre di Ilaria, Roberto, che, nel corso del dibattito, ha ripercorso gli ultimi passi della carcerazione dell’attivista italiana.
“Quando sono stati concessi gli arresti domiciliari a Ilaria non sapevamo se sarebbe stata scortata dalla polizia ungherese o se sarebbe stata lasciata libera di raggiungere il nuovo domicilio – spiega Roberto Salis -. Abbiamo chiesto l’intervento dell’Ambasciata italiana in Ungheria su come sarebbe dovuto svolgersi questo passaggio ma non abbiamo ricevuto informazioni”.
“Ilaria ora è ai domiciliari e se condannata, dato che in Ungheria un giorno speso agli arresti domiciliari vale un quinto della detenzione in carcere, rischia 120 anni di condanna”.
Arresti domiciliari, secondo Roberto Salis, conquistati grazie all’ufficializzazione della candidatura di Ilaria alle elezioni europee di giugno, piuttosto che all’interessamento del Governo Italiano: “Ad oggi Ilaria non sa per cosa è stata imputata dato che mancano le traduzioni in italiano dei capi d’accusa. Nonostante questo il giudice ungherese ha detto che il processo deve andare avanti, anche in mancanza di questi documenti. Inoltre, è da considerarsi scandolosa la modalità con la quale il giudice ha reso pubblico l’indirizzo del domicilio di Ilaria, comunicandolo prima a tutti e poi chiedendo di cancellarlo dagli atti. Una farsa – prosegue Roberto Salis – che offre una chiara indicazione dello Stato di diritto in quel Paese. Il giudice, contrariamente a ciò che accade nei Paesi civili, ha mostrato i filmati che coinvolgevano Ilaria, prendendo il posto del pubblico ministero. La vittima dell’aggressione, assalita da ben 8 persone, ha poi chiesto i danni solo a Ilaria: 27mila euro. Lo scorso 15 maggio – conclude Salis – il giudice ha deciso di dare i domiciliari a Ilaria ma non per via dell’intervento del Governo, bensì grazie all’ufficializzazione della candidatura di Ilaria. Perciò sono convinto che si debba continuare a insistere. Il voto per Ilaria è un voto contro il nazifascismo”.
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