Elezioni comunali di Oristano. I programmi elettorali ‘poco disruptive’ per le politiche giovanili.
Nulla di nuovo per lo sviluppo delle politiche giovanili nel Comune di Oristano. E’ quanto emerge dall’analisi delle proposte contenute nei programmi elettorali presentati da Massimiliano Sanna, Efisio Sanna, Filippo Murgia e Sergio Locci: i 4 aspiranti primi cittadini in lizza per le prossime elezioni comunali del 12 giugno.
A tenere i giovani lontani dalle urne basterebbe infatti una semplice lettura dei 4 programmi elettorali che, tra ‘sgrammaticature’ e note autobiografiche, continuano a riservare uno spazio marginale al tema delle politiche giovanili e all’inclusione dei giovani.
Per il candidato Massimiliano Sanna, esponente dei Riformatori, si dovranno ultimare i lavori dell’ex Casa dello Studente e realizzare l’I-Lab Food “grazie ai fondi della programmazione territoriale”, ancora procedere con “l’attivazione di studi e ricerche sui prodotti agricoli locali” e, infine, avviare “politiche di inclusione per i giovani” dimenticando di puntualizzare in che modo, come e con quali risorse. In sintesi, un programma che dimostra la scarsa percezione delle politiche giovanili in casa Riformatori Sardi – Liberal Democratici (partito recentemente scoppiato in Consiglio regionale dopo la dipartita della consigliera Sara Canu). Sul tema delle politiche giovanili la scuola di formazione politica del partito potrebbe fare di più, onde evitare pallide performance dei propri esponenti come rilevato nel corso dell’esperienza dell’ex assessora Rita Dedola al Comune di Cagliari. Troppa pochezza di contenuti e sensibilità verso la questione giovanile non potrà certamente aiutare, nell’ottica del ricambio generazionale, il partito fondato da Massimo Fantola.
Ferma a uno stato embrionale, eufemisticamente parlando, anche la proposta per i giovani contenuta nel programma di Filippo Murgia, la cui localizzazione nella struttura del testo anticipa – forse a volerne rimarcare l’importanza – il paragrafo dedicato ad “animali e randagismo”. Dall’istituzione di un nido comunale, passando per l’istituzione di un servizio doposcuola per gli studenti e studentesse del Comune e fino ad arrivare a un non precisato piano di sostegno per le piccole imprese giovanili, la proposta per i giovani non sembra particolarmente brillante in termini di visione e innovazione.
Più poetico, invece, il programma presentato da Sergio Locci, proteso a sollecitare “i tanti giovani che hanno perso fiducia nelle organizzazioni politiche”. Come dargli torto! Ma il candidato sindaco è sicuro della bontà della propria proposta: “Occorre non dimenticare i giovani, per i quali è fondamentale elevare il tasso di scolarizzazione”. Importante anche il sostegno alla creatività della bella gioventù oristanese: “Oristano ha una scena musicale giovanile di primo livello e molto partecipata”. Fondamentale, ancora, “trovare spazi stabilmente destinati ai giovani dove si possa organizzare musica, fare prove e dove i giovani musicisti possano liberamente esercitarsi e sperimentare”. A chiudere il panel di proposte “già sentite” il potenziamento del trasporto scolastico dalle periferie al centro, il contrasto alla dispersione scolastica e la promozione di attività extrascolastiche. Insomma, per la politica oristanese non è facile andare oltre l’ovvietà.
Più articolato, addirittura con la previsione di un capitolo dedicato – ma non altrettanto convincente -, il programma per le politiche giovanili presentato dal candidato Efisio Sanna. Si dovrà partire con il recupero dei locali non utilizzati, la riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, l’aumento dei posti negli asili nido e delle scuole materne, il potenziamento delle ludoteche e la promozione di “iniziative di socializzazione ludiche ed educative”. Ancora, si legge nel programma elettorale, per il sostegno dei giovani è prevista la realizzazione di uno spazio fisico per “l’espressione della propria creatività ai massimi livelli”. Una mini rivoluzione che dovrebbe passare per la costituzione di un Hub per la prevenzione del disagio scolastico, uno Sportello per l’energia, un incubatore d’impresa, un co-working e l’immancabile sportello di accompagnamento dei giovani per l’apertura di attività imprenditoriali. Magari condotto da persone senza alcuna esperienza manageriale e di impresa, come spesso capita di ravvisare all’interno di questa tipologia di servizio nell’Isola.
Positiva, va evidenziato, la proposta per l’affidamento di alcune strutture sportive ai giovani, giustificata con l’obiettivo di “metterli alla prova” e, seppur in modo alquanto elementare, il sostegno alla Street Art.
Nel complesso, quindi, continua a mancare una visione lungimirante per i/le giovani cittadini/e.
Con molta probabilità non desteranno grande sorpresa i tassi di astensionismo degli/delle under30 oristanesi il prossimo 12 giugno.