Economia circolare: il prestito obbligazionario dedicato di Banca Etica.

Banca Etica propone alla clientela un nuovo strumento per investire i propri risparmi sapendo che saranno utilizzati per finanziare progetti che prevedono un processo virtuoso ed ecocompatibile di impiego delle risorse. C’è tempo fino al 28 novembre 2022 per sottoscrivere il nuovo prestito obbligazionario dedicato all’economia circolare

L’obiettivo del nuovo prestito obbligazionario è quello di raccogliere complessivamente 20 milioni di euro da destinare al finanziamento di organizzazioni che si occupano di riciclo, recupero e riuso dei materiali, trattamento di acque reflue e gestione di impianti di depurazione, educazione ambientale, rigenerazione urbana e movimenti ecologisti.

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, utilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti per prolungarne il più possibile la vita. Attraverso l’estensione del ciclo di vita si consente la riduzione dei rifiuti e la generazione di nuovo valore. Nei dieci anni precedenti la crisi Covid l’Italia ha mostrato risultati spesso superiori alla media UE nelle pratiche di economia circolare:il tasso di utilizzo circolare di materia (rapporto tra uso circolare di materia e uso complessivo) è stato del 21,6% contro il 12,8% dell’UE. Nel 2018 il riciclo dei rifiuti in italia ha quasi raggiunto il 68%, il dato più elevato dell’UE. Più problematica la performance in ambiti quali il consumo di suolo (nel 2018 la copertura da superficie artificiale interessava il 7,1% del territorio contro il 4,2% della media UE) e l’eco-innovazione (13° posto negli investimenti nel 2021). Occorre poi investire di più in soluzioni per la crisi idrica: secondo recenti analisi UE, 15 milioni di italiani vivono in aree sottoposte a stress idrico per almeno un mese all’anno. 

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“Se è vero che l’economia reale è il riferimento essenziale per una finanza che vuole avere impatti positivi, l’economia circolare ha un livello di efficacia molto maggiore in questo senso. In un contesto economico segnato dalla forte crescita del costo delle materie prime e dalle difficoltà di approvvigionamento vogliamo offrire nuovo slancio all’economia circolare, creando anche occasioni di nuova occupazione (“green jobs”) – dice il direttore generale di banca Etica, Nazzareno Gabrielli. “Opportunità per il rilancio dell’impegno in questo comparto possono arrivare dal Piano d’Azione UE per l’Economia Circolare, dalla Strategia Nazionale sull’Economia Circolare recentemente approvata che prevede misure utili anche all’attuazione del PNRR”.

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L’economia circolare è al centro delle politiche creditizie di Banca Etica: nel 2021 la Banca ha finanziato per oltre 35 milioni di euro 88 organizzazioni che hanno utilizzato il credito ricevuto per finanziare direttamente un’attività di tutela dell’ambiente; 9 organizzazioni, grazie ai finanziamenti ricevuti lo scorso anno, hanno riciclato oltre 765.000 tonnellate di rifiuti e recuperato attraverso il riutilizzo ulteriori 420.000 tonnellate di rifiuti. Inoltre, 16 organizzazioni hanno promosso 404 iniziative di tutela ambientale con i finanziamenti ottenuti da Banca Etica, e 8 organizzazioni hanno preservato 163 ettari di terra grazie alle loro attività.