Due giorni di incontri per la rigenerazione del Montiferru.
Sono giunti a Cuglieri da tutta l’Isola i principali portatori di interesse per discutere sulla rigenerazione del territorio del Montiferru, gravemente devastato dagli incendi dello scorso mese di luglio. Una due giorni aperta stamattina dall’appuntamento “Chi si prende cura di un albero si prende cura della Terra”, dove gli alunni dell’ICSL Santulussurgiu (sede di Cuglieri) hanno messo a dimora diverse piantine di olivo nella piazza Antonio Gramsci, in occasione della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Iniziativa seguita dal dibattito ospitato nel Teatro dell’ex Seminario Pontificio.
“È importante ritrovarci qui, uniti per la rigenerazione e la rinascita del territorio. Un impegno che dobbiamo perseguire recuperando le risorse finanziarie necessarie per risollevarsi”, ha ricordato Pier Paolo Arca, presidente dell’Associazione Montiferru.
Il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, ha poi ricordato che con le altre “amministrazioni comunali maggiormente interessate dall’incendio si sta portando avanti una attività di pianificazione condivisa, con l’obiettivo di arrivare alla definizione di un piano forestale del Montiferru. In questo percorso serve l’apporto di tutte le competenze”. Anche Diego Loi, Presidente dell’Unione dei Comuni Montiferru-Alto Campidano, e Giovanni Maria Luigi Mastinu, Presidente dell’Unione dei Comuni Planargia-Montiferru occidentale, hanno sottolineato l’importanza del lavoro di squadra nell’azione di pianificazione e la centralità di ricondurre a una comunità tutti i ragionamenti utili: dal livello regionale a quello locale.
“L’augurio – ha precisato Loi – è che attraverso la legge Omnibus, approvata dal Consiglio regionale, vengano subito messi a regi e gli strumenti attuativi delle norme, così da poter procedere quanto prima con gli interventi”. Enrico Fenu, presidente dell’Associazione culturale Malafè di Cuglieri, ha parlato dell’importanza del “creare ponti all’interno e verso l’esterno delle comunità, perché solo la conoscenza delle dinamiche che hanno contribuito a costruire un territorio possono permettere di operare bene”. Rosy Zuliani, presidente dell’Associazione giardini italiani, ha descritto la loro mission: “Portiamo a tutti l’amore e la conoscenza delle piante lavorando nei paesi e nelle città, anche con i ragazzi. Lo facciamo mettendo a dimora piante in piazze, strade e ospedali”.
Tenere viva l’attenzione su quanto accaduto nel Montiferru è quanto ribadito da Bruna Bianchina del Fai Oristano: “I riflettori non si devono spegnere, ma se dovesse accadere la luce del Fai sarà sempre presente”. Giovanni Matta, Presidente Comitato tutela San Leonardo de Siete Fuentes di Santu Lussurgiu, ha spiegato che il loro comitato è nato per tutelare gli antichi boschi di Siete Fuentes e che si stanno organizzando formalmente per poter poi interloquire con le istituzioni. Il direttore generale dell’Agenzia Forestas, Maurizio Mallocci, ha poi confermato che le squadre regionali stanno lavorando per la ricostituzione delle aree percorse dall’incendio di luglio. “Dobbiamo considerare il bosco come un soggetto e non come un oggetto da cui sappiamo solo prendere. Lo dobbiamo seguire, curare e accudire così come facciamo con gli esseri umani”.
Per Alessandro Solinas, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, “l’attività di rinascita che si deve portare avanti sarà anche un laboratorio, dove la politica verrà chiamata a programmare”.