Droni Usa uccidono il leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri.

Ayman al-Zawahiri, uno degli autori degli attacchi dell’11 settembre 2001, dove persero la vita quasi 3.000 persone a New York, al Pentagono e in Pennsylvania, è stato ucciso lo scorso 31 luglio dai missili dei droni statunitensi nella capitale dell’Afghanistan, Kabul.

Zawahiri è stato raggiunto da due missili Hellfire nell’appartamento dove risiedeva nel centro di Kabul. “La sua morte – si legge nella nota del Dipartimento della Difesa statunitense -, infligge un duro colpo ad al-Qaeda e diminuirà la capacità del gruppo di operare contro gli Stati Uniti”.

Zawahiri ha guidato il gruppo terroristico di al-Qaeda dopo la morte di Osama bin Laden, avvenuta il 2 maggio 2011 ad Abbottabad, in Pakistan. Da sempre in prima linea nell’organizzazione terroristica aveva contribuito a pianificare numerosi attacchi terroristici contro gli Stati Uniti e gli americani all’estero, incluso l’attacco alla USS Cole in Yemen nel 2000, nel quale persero la vita 17 marinai, e gli attacchi alle ambasciate statunitensi in Tanzania e Kenya nel mese di Agosto 1998, uccidendo 224 persone e ferendone più di 4500.

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Dopo la morte di bin Laden, Zawahiri ha continuato a coordinare l’attività delle cellule di al-Qaeda in tutto il mondo. “Ora giustizia è stata fatta”, ha detto il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden.

“Non importa quanto tempo ci vorrà, non importa dove vi nascondiate, se siete una minaccia per il nostro popolo, gli Stati Uniti vi troveranno e vi faranno fuori”, si legge nell’ultima nota del Pentagono.

Sullo sfondo dell’omicidio del terrorista si possono già intravedere possibili tensioni tra USA e Afghanistan. Lo stesso segretario di Stato Antony Blinken, in una recente dichiarazione scritta, ha affermato infatti che i talebani hanno dimostrato di voler sostenere i terroristi nel proprio territorio: “Ospitando e proteggendo il leader di al-Qaida a Kabul, i talebani hanno violato gravemente l’accordo di Doha e hanno ripetuto al mondo intero che non avrebbero permesso che il territorio afghano fosse usato dai terroristi per minacciare la sicurezza di altri Paesi. Hanno anche tradito il popolo afgano e la volontà di procedere verso la normalizzazione dei rapporti con la comunità internazionale”.

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