Draghi ai saluti finali: “I governi passano, l’Italia resta”. 

Al termine dell’ultimo Consiglio dei ministri, il premier Mario Draghi, è intervenuto per ringraziare i collaboratori del lavoro svolto nel corso dell’esperienza di Governo, ormai arrivata al capolinea. “Voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo. Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo. Il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione – tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali”. Quanta autoreferenzialità presidente Draghi. Si poteva fare indubbiamente di meglio, analizzando – giusto per rimanere nel campo delle cosiddette “politiche marginali” – le “mirabolanti” azioni per i giovani promosse durante l’ultimo mandato dalla ministra Fabiana Dadone.

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Toni epopeici ricercati, probabilmente, nel tentativo di ottenere il cosiddetto effetto wow. Agli italiani e alle italiane le dovute conclusioni. A distanza di 20 mesi i cittadini sono decisamente più poveri, le imprese sempre più in sofferenza nonostante la litania delle opportunità offerte dal Pnrr. Piano, va rimarcato, decisamente mal calibrato, nonostante la cortina di autocelebrazione sostenuta dal sistema mediatico italiano.

“L’unità nazionale – ha proseguito il premier uscente – è, per forza di cose, un’esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda.  Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po’ di pazienza. I cittadini si aspettavano molto da voi – e voi li avete serviti al meglio. Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare”. Inutile commentare oltre!

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“Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini. I governi passano, l’Italia resta”, ha concluso Draghi. Finalmente verrebbe da dire…

foto Governo.it