Dopo due anni l’Ue aumenta le tariffe sulle importazioni da Russia e Bielorussia.

Sono passati oltre due anni dallo scoppio dell’ultima crisi geopolitica in Europa ma solo oggi il Consiglio dell’UE ha adottato oggi un regolamento volto ad aumentare significativamente le tariffe sulle importazioni nell’UE di alcuni prodotti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia. Meglio tardi che mai, direbbe qualcuno, ma il timing, per gli osservatori attenti, dovrebbe far riflettere sulla reale volontà dell’Ue di “compromettere” anche i cosiddetti “pessimi rapporti” con il regime di Vladimir Putin e Alexander Lukashenko.

Nuove misure, nelle ambizioni del Consiglio, progettate per sopprimere le importazioni nell’UE di prodotti quali cereali, semi oleosi e prodotti derivati, polpa di barbabietola e piselli secchi, e prevenire la destabilizzazione del mercato all’interno dell’UE, proteggere la comunità agricola europeacontrastare le esportazioni illegali di grano ucraino etichettato erroneamente come russo.

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Regolamento che entrerà in vigore, sempre restando nel perimetro della tempestività, dal prossimo 1° luglio.