Dl Rilancio, 1 miliardo per la cultura

Costumi bulgariCosa prevede il Dl Rilancio per la Cultura? Quali risorse il Governo Conte ha destinato per uno dei settori più colpiti dalla crisi? Ad una prima disamina del decreto le misure del ‘Pacchetto Cultura’ prevedono risorse per 1 miliardo di euro.

Oltre un quinto del sostegno deciso dall’Esecutivo, circa 210 milioni, andrà al Fondo per l’emergenza delle imprese culturali, per il sostegno al mondo del libro e all’editoria, agli spettacoli, ai grandi eventi, alle fiere, ai congressi e alle mostre annullati a causa dell’emergenza Covid-19 e ai musei non statali.

Ai Musei statali, invece, andranno 100 milioni di euro, a titolo di indennizzo per i mancati introiti da biglietteria in conseguenza della chiusura disposta per contenere la diffusione del contagio da coronavirus.

Altri 100 milioni finanzieranno il Fondo cultura per la promozione degli investimenti sul patrimonio per il biennio 2020-2021, allo scopo di promuovere investimenti in favore del patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati. L’istruttoria e la gestione delle operazioni vedrà coinvolta Cassa Depositi e Prestiti.

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Per il 2020 il Fondo emergenza spettacolo, cinema e audiovisivo verrà aumentato a 245 milioni di euro, rispetto ai 130 attuali. Si potranno assegnare stanziamenti anche in deroga alle percentuali previste per i crediti d’imposta derivanti dal tax credit cinema, pur nel limite delle risorse individuate dalla legge di disciplina del cinema e dell’audiovisivo. Allo stesso modo potranno essere finalizzate anche le risorse individuate per i contributi automatici e selettivi.

Per i teatri, i cinema, le associazioni e le fondazioni culturali con fatturato fino a 5 milioni di euro è previsto un credito di imposta del 60% delle spese per gli affitti degli immobili in cui si svolgono le attività. Tale credito è riservato ai soggetti che hanno avuto una perdita di fatturato del 50% o più.

Il MiBACT, inoltre, avrà a disposizione 10 milioni di euro per realizzare, anche con Cassa Depositi e Prestiti, una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e degli spettacoli dal vivo on line e in streaming anche a pagamento, definita in questi giorni dalla stampa la Netflix della cultura.

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Sempre nel decreto Rilancio saranno prorogate le indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio per i lavoratori dello spettacolo e viene introdotta una nuova indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio per i lavoratori dello spettacolo con 7 giornate lavorative nel 2019 e con reddito fino a 35.000 euro. La Cassa integrazione sarà prorogata di 9 settimane per i lavoratori dello spettacolo.

Come per il Turismo anche per il settore della cultura è prevista: l’esenzione del saldo Irap 2019 e dell’acconto Irap 2020 per imprese e lavoratori autonomi con ricavi fino a 250 milioni di euro; il credito d’imposta del 60% per le spese sostenute per la sanificazione, fino a un massimo di 80.000 euro e contributi da 15.000 a 100.000 euro in rapporto al numero dei dipendenti per l’adeguamento degli spazi e per l’acquisto di dispositivi e apparecchiature per ridurre la diffusione del virus Covid-19.

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L’agevolazione fiscale del 65% per le donazioni in favore della cultura viene estesa dal decreto a circhi, complessi strumentali, società concertistiche e corali, spettacoli viaggianti. L’erogazione della quota del 5 per mille Cultura del 2019 è anticipata al 2020 e sarà erogata ai beneficiari entro il 31 ottobre 2020.

È altresì prorogata fino al 16 settembre la sospensione delle ritenute, dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto, cinema, fiere o eventi di carattere artistico o culturale, musei, biblioteche, archivi e altre imprese della cultura.

Viene, infine, esteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei voucher ricevuti a compensazione di spettacoli cancellati e di chiusure di spazi espositivi.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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