Dl Coesione: sgravi per autoimpiego giovani e “contributi” a fondo perduto.
Per incentivare l’imprenditoria giovanile – missione decisamente ardua in un Paese privo di alcuno slancio competitivo – il Governo di “Giorgia” punta ora a introdurre nuovi sgravi fiscali per i giovani imprenditori. La misura, contenuta nella bozza del dl Coesione, prevede sgravi triennali per i soggetti disoccupati, inattivi o inoccupati, che non hanno compiuto i trentacinque anni di età e che costituiranno una azienda in Italia entro il 31 dicembre 2025.
Previsto, nel dettaglio, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, fatta eccezione per il premio INAIL.
In “gestazione” anche una sovvenzione utilizzbile per l’acquisto di beni strumentali fino a 30mila euro (elevabile a 40mila in caso di acquisizione di servizi “tecnologici, digitali e innovativi” e a 50mila per le attività lsituate nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e 2016).
Iniziative che con molta difficoltà raggiungeranno i cosiddetti “giovani vulnerabili”, come ricordato dall’introduzione nella bozza di un contributo a fondo perduto (ricordiamolo, senza risorse proprie e/o garante è inutile fare domanda per tale modalità di contributo), compreso tra il 65 e il 60% per programmi di spesa, rispettivamente, fino a 120mila euro e fino ai 200mila.
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