Dl 162, il Consiglio approva i primi 9 articoli.
Oggi, il Consiglio si è riunito per iniziare l’esame degli articoli e degli emendamenti del Dl 162 “Azioni a sostegno del sistema economico dopo il Covid-19”. Ad aprire la discussione generale sull’art.1 il consigliere della Lega Ignazio Manca che si è detto deluso dall’atteggiamento dell’opposizione perché non si è guardato al merito della legge ma ad interessi di parte. “Il provvedimento, ha sostenuto, guarda al lavoro ed al sistema delle imprese per rilanciare lo sviluppo della Regione, attraverso un metodo molto positivo che ha consentito alle commissioni di formulare nuove proposte e migliorare il provvedimento”.
Una impostazione che non ha trovato d’accordo il consigliere del Pd Piero Comandini, che ha polemizzato con il collega Manca perché “come è emerso chiaramente dallo scrutinio, l’opposizione si è astenuta, a dimostrazione di una posizione costruttiva e della volontà di migliorare un testo che non la soddisfa”.
Dello stesso parere Giuseppe Stara dei Progressisti, dichiaratosi “stupito dall’intervento del consigliere Manca, perché l’opposizione ha mostrato fin dall’inizio un atteggiamento collaborativo nell’interesse della Sardegna”.
Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha parlato di una legge con un oggetto ambizioso che impone una riflessione sull’attuale momento storico, nel quale si chiude la fase dell’emergenza con il tentativo di far ripartire l’economia: “La legge prevede misure consistenti sia pure a fronte di esigenze ingenti, e produce lo sforzo apprezzabile di coordinare gli interventi con quello dello Stato sostenendo anche gli Enti locali. Non siamo ancora del tutto favorevoli nel merito, anche se alcune nostre proposte ed alcune sono state recepite per merito dell’assessore Zedda”.
Il capogruppo di leu Daniele Cocco ha assicurato che “l’opposizione è qui per essere propositiva e costruttiva e per approvare la legge nel più breve tempo possibile anche se in alcuni aspetti non la condivide; il problema vero è far arrivare le risorse ai destinatari ed è singolare che questo atteggiamento provochi rigidità nella maggioranza la quale, se ha problemi, se li deve risolvere da sola”.
Successivamente sono stati approvati gli articoli 1, 2 e 3. L’art.3, in particolare, è stato integrato dagli emendamenti n.190 (Giunta regionale) e 97 (Lai e più). Il primo prevede che, nell’attuazione della legge, siano favorite la produzione, l’impiego ed il commercio dei beni prodotti in Sardegna. Il secondo che gli interventi siano accompagnati da una profonda opera di sbrurocratizzazione.
Sull’articolo 4 Strategia di sviluppo è intervenuto Piero Comandini (Pd) che ha sollecitato l’assessore Zedda a rivedere le parole “artigianato artistico” nella lettera A del comma 2 dell’articolo 4. Con un emendamento orale presentato dalla vicepresidente della giunta è stata cassata la parola “artistico” .
Per Massimo Zedda (Progressisti) il termine artigianato artistico non è un errore e ha sottolineato l’importanza dell’artigianato nel nostro sistema economico. L’Articolo 4 emendato è stato approvato.
Sull’articolo 5 “Interventi pubblici” è intervenuto Massimo Zedda (Progressisti) che ha sottolineato che” questa giunta sta procedendo in maniera opposta rispetto all’Europa e questo comporterà la perdita ingente di fondi”. L’articolo 5 è stato, comunque, approvato.
Via libera anche all’articolo 6 “Rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato” e all’articolo 6 bis “Accelerazione e snellimento delle procedure”.
Sull’emendamento 3 è intervenuto Gian Franco Satta (Progressisti) che ha ricordato che il parere in Commissione era favorevole e che quindi non capisce perché ora quello del presidente della commissione e della giunta sia contrario. L’assessore Alessandra Zedda ha chiarito che “questo emendamento, se accolto, bloccherebbe altre procedure”.
Nel pomeriggio, il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con la discussione dell’art.7. Il relatore di maggioranza Alfonso Marras (Riformatori) ha espresso il parere sugli emendamenti, negativo per tutti tranne per il n.179 (rimessione all’Aula), 191, 192 e 193 proposti dalla Giunta. Per la Giunta l’assessore Zedda ha espresso parere conforme.
Intervenendo nella discussione generale, il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha ricordato che “l’articolo tratta di precari e disoccupati, e di persone che hanno perso il lavoro da un momento all’altro diventando invisibili. Grazie all’assessore Zedda, ha aggiunto, che ha recepito fra l’altro le istanze di lavoratori trimestrali ex Forestas di Goceano e Gallura, del tutto privi di lavoro e sostegno, dando una risposta concreta sia pure tardiva a situazioni davvero marginali e difficili”.
La capogruppo del M5S Desirè Manca ha affermato che alcune misure della legge sono condivisibili se rivolte a tutti i lavoratori, ma non si può dimenticare che alcune categorie di varia provenienza sono rimaste fuori probabilmente perché non inseriti nel settore industriale, chiediamo che si trovi spazio per tutti.
Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, annunciando il voto favorevole, ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulla situazione degli ex lavoratori Egas dei quali si sta occupando l’assessore Satta, per favorire il loro ingresso nel sistema Regione.
Il consigliere del M5S Alessandro Solinas, evidenziando il significato di tante misure a favore di diverse categorie di lavoratori, ha lamentato l’esclusione di tante altre, a cominciare dagli avventizi dei Consorzi di Bonifica che attendono da oltre vent’anni una opportunità di stabilizzazione.
Il consigliere Massimo Zedda (Progressisti) ha raccomandato prudenza nell’uso del termine di stabilizzazione che, senza un solido ancoraggio giuridico, sarebbe l’ennesima fabbrica delle illusioni. Meglio, ha suggerito, parlare di continuità di lavoro per l’accompagnamento alla pensione.
Successivamente è stato esaminato l’emendamento n.179 (Lai e più) per il quale il relatore si è rimesso all’Aula. Il testo prevede un’apertura per i lavoratori che, in questa fase, hanno un contratto di lavoro precario e, in un secondo momento, potranno partecipare ad ulteriori selezioni. Al voto, l’emendamento è stato approvato.
Subito dopo è stato approvato l’emendamento n.191 proposto dalla Giunta che prevede lo spostamento di somme fra diversi capitoli di bilancio e l’aumento della disponibilità complessiva individuata dal comma 6 da 1 milione ad 1.240mila euro. Il Consiglio è poi passato all’esame del testo dell’art.7.
Per dichiarazione di voto il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, ha raccomandato attenzione e rigore nelle procedure di re-ingresso al lavoro e nella valutazione delle problematiche delle diverse categorie, anche alla luce dell’emergenza Covid.
Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha segnalato il problema dei trimestrali dei cantieri Forestas per chiudere chiarimenti, anche alla luce di quanto potrebbe succedere nel prossimo autunno Al voto, il testo dell’art.7 è stato approvato. Approvato anche l’emendamento n.192 della Giunta che qualifica gli importi del comma 2 come indennità “una tantum”.
Approvati inoltre gli emendamenti 50 e 193 di identico contenuto, che allargano la “platea” dei beneficiari degli interventi previsti dalla legge. Successivamente, sono stati respinti gli emendamenti n.103, 42 e 69.
Respinto anche l’emendamento 71 uguale al 127, riguardante gli operatori dei passaggi a livello (i c.d. assuntori). A favore si sono espressi i consiglieri Eugenio Lai e Daniele Cocco (Leu), Comandini del Pd e Desirè Manca del M5S. La Manca, in particolare, ha deciso comunque di sottoporre al voto la proposta nonostante gli impegni del vice presidente della Regione Alessandra Zedda. La Zedda, sul punto, ha annunciato che tutte le situazioni dei lavoratori presenti all’interno degli organismi regionali saranno fatte confluire in un unico provvedimento. Peraltro, ha osservato l’assessore, l’Arst che da 6 anni non è governata dal centro destra, avrebbe avuto la possibilità di assumere iniziative adeguate. Successivamente è stato respinto l’emendamento n.82.
Sull’articolo 8 “Interventi straordinari in favore dei lavoratori” sono intervenuti: Eugenio Lai (LEU) che ha annunciato il ritiro dell’emendamento 114; Francesco Agus (Progressisti) che ha parlato di articolo del “vorrei ma non posso” in quanto con questo provvedimento si potrebbero soddisfare solo 12.000 domande lasciandone inevase 50.000. Quindi si innescherebbe una “guerra tra poveri”.
Agus ha ribadito che in questa legge sarebbe stato necessario concentrarsi sull’indispensabile e non sul superfluo; Gian Pietro Comandini (PD) ha sottolineato il ritardo con cui questo provvedimento arriva in aula e l’esiguità delle risorse: “18 milioni sono nettamente insufficienti a dare risposta a tutti coloro che non hanno lavorato in questi mesi estivi a causa del Covid 19”; Per Massimo Zedda (Progressisti) se è vero che in condizioni di difficoltà ci sono 60.000 lavoratori e che con questo provvedimento se ne possono aiutare poco meno di 10.000 la cifra da stanziare è di 120 milioni.
Noi pensiamo veramente – ha chiesto – di stanziare 120 milioni per soddisfare 60.000 lavoratori. La strategia è giusta? No, per Zedda bisogna cambiare strategia perché è impossibile dare una mano a tutti. Serve una strategia di uscita e di convivenza con il virus.
Giuseppe Meloni (PD) , sull’emendamento 52, ha detto che lo stanziamento portato da 18 milioni a 22 milioni è comunque insufficiente perché ci sono troppi provvedimenti mascherati, bisogna concentrare le risorse sugli interventi essenziali. Laura Caddeo (Progressisti) ha lamentato una carenza di piani e di rilevazioni per capire quanti siano i lavoratori effettivamente danneggiati dal virus; Diego Loi (Progressisti) ha annunciato il voto favorevole all’emendamento 52; Gian Franco Satta (Progressisti) ha concordato con l’onorevole Caddeo , mancano i dati e non si sa ancora quale sia l’impatto del covid sulle categorie produttive. Non possiamo approvare un articolo che lascia fuori l’80 per cento degli aventi diritto. Gli emendamenti 52 e 53 sono stati bocciati.
Sull’emendamento 162 è intervenuto Massimo Zedda (Progressisti) che ha chiesto, nuovamente, se la giunta è veramente convinta di aiutare tutte queste persone in questo modo. Per Zedda è necessario trovare un’altra strada. Desirè Manca (M5S) ha detto che è impensabile che una misura del genere possa prevedere trattamenti diversi (600 euro al mese per alcuni e 1000 euro per quelli del settore turismo) Vogliamo lo stesso trattamento per tutti. Gli emendamenti 162, 6, 56, 4 , 55 sono stati bocciati.
Il testo dell’articolo 8 è stato approvato. Approvato anche l’emendamento 194 della giunta regionale che prevede nelle lettere “a” e “b” del comma 1 dell’articolo 8 l’aggiunta delle parole “anche dall’estero” dopo la parola termine; e dopo la parola “luglio” sono aggiunte le parole “e nel mese di maggio qualora non percepiti da misura nazionale”.
Sull’emendamento 116, che prevede un intervento su “Casa serena”, è intervenuto Eugenio Lai (LEU) che ha detto che l’emendamento non è strettamente legato al Covid ma si tratta sempre di posti di lavoro. Con questo emendamento – ha detto – chiediamo un intervento triennale. Chiedo all’assessore un impegno formale per salvare i 60 lavoratori di Casa serena. Giorgio Oppi (Udc –Cambiamo!) ha ricordato che l’anno scorso il Consiglio ha deciso un contributo di 2 milioni di euro . E’ necessario però trovare una strada perché a “Casa serena” ci sono delle anomalie. Gianfranco Ganau (PD) ha chiesto un impegno da parte della giunta in attesa che la struttura nuova “Margherita di Savoia” sia pronta; Michele Cossa (Riformatori) ha detto che il problema si sta approcciando in maniera sbagliata: L’’intervento pubblico – ha detto – deve servire solo a situazioni che si possono recuperare, perseverare a buttare soldi in situazioni che non si vogliono recuperare credo sia inaccettabile. Non possiamo pensare di salvare posti di lavoro a spese del contribuente. Roberto Deriu (LEU) ha chiesto alla Giunta di predisporre una strategia per uscire da questo problema. Michele Ennas (Lega) ha ricordato che l’anno scorso, quando è stato erogato il contributo, si è cercato di capire come uscire da questa vicenda ma non è stato fatto nulla. Noi teniamo a questi lavoratori. La giunta deve trovare un percorso alternativo. E’ poi intervenuto l’assessore al Bilancio Fasolino che ha detto che dagli incontri fatti è emerso che si tratta di un problema di ordine pubblico. E’ nostra intenzione – ha aggiunto – andare incontro alla comunità di Iglesias. Prendo l’impegno di analizzare bene la situazione, dare ossigeno alla struttura perche non subisca l’interruzione e presentare un progetto entro fine anno. L’emendamento 116 è stato ritirato.
Non approvato l’emendamento 163 il capogruppo dei Pogressisti, Francesco Agus, ha parlato di “stesura nebulosa del testo dell’articolo” 8 bis dopo un breve intervento di chiarimenti dell’assessore Alessandra Zedda è stato approvato. Dichiarati inammissibili gli emendamenti 91, 92, 93 si è passati all’esame dell’articolo 9 (Misure a favore della formazione professionale) e il relatore di maggioranza, Alfonso Marras (Riformatori) ha dichiarato il parere sugli emendamenti presentati. Conforme al relatore il parere della Giunta, l’Aula non approvato il 165 e il 164. Il consigliere Comandini (Pd) ha comunicato il ritiro dell’emendamento 57 e non è stato approvato il n. 58: Approvato il testo dell’articolo 9, sono stati approvati, con successive e distinte votazioni le proposte di modifica n. 195 (specifica che le aziende devono avere sede operativa e unità locali in Sardegna) e n. 198 (aggiunge al comma 1 lettera b) le parole “sei mesi”). Dopo gli interventi del presentatore Gianfranco Satta (Progressisti), dei consiglieri Alessandro Solinas (M5S), Franco Mula (Psd’Az) e dell’assessore Zedda, è stato approvato l’emendamento n. 7 teso a sviluppare e potenziare le competenze trasversali nei settori indicati nell’articolo di legge. Il consigliere Piscedda (Pd) dopo le rassicurazioni dell’assessore Zedda e dell’assessore Fasolino ha comunicato il ritiro degli emendamenti n. 87, 88, 89, 90.
Aperta la discussione sull’articolo 9 bis (Interventi a favore di settori vari), il presidente ha annunciato la presentazione di due emendamenti di sintesi, 225 e 227 che ricomprendono gli emendamenti n. 222, 8, 9, 10, 60, 129, 130, 136 e 137. Il relatore Marras ha quindi dichiarato il parere alle proposte di modifica (conforme a quello del relatore il parere della Giunta) e l’Aula ha approvato l’emendamento 196 che sopprime la lettera b) del comma 1 dell’articolo 9 bis. Ritirato il 133, non approvato il 166. Approvato il 188=182=59 che incrementa fino a due milioni lo stanziamento previsto per le sovvenzioni dirette a favore delle micro imprese. Ritirato il 167, non approvato il 168 e neppure il 61=121. Via libera dunque all’articolo 9 bis, è stato approvato l’emendamento 227 che aggiunge le agenzie di viaggio e emenda il 225 (approvato con successiva votazione) che inserisce operatori dello sepccolo dal vivo, professionisti e tecnici del settore audiovisivo, cinema, discoteche e discopub.
Non approvati gli emendamenti 131, 132, 184 e 135.
Sull’emendamento n. 184=147 è intervenuto il presentatore, il consigliere di Udc-Cambiamo, Antonello Peru, che ha illustrato la proposta tesa a rinnovare le concessioni demaniali, nel periodo tra luglio e ottobre, in favore delle aziende dello spettacolo viaggiante. Sul punto sono intervenuti i consiglieri Massimo Zedda (Progressisti), l’assessore Alessandra Zedda, Eugenio Lai (Leu) e dopo una breve sospensione dei lavori il Consiglio ha approvato con 49 favorevoli e 6 astenuti. Non approvato il 169, il 170, dichiarati decaduto il 178 per l’approvazione del 184, non è stato approvato il 181 mentre l’Aula ha detto sì all’emendamento 185 (il capogruppo Lega, Giagoni ha ringraziato per la proposta l’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia) che concede sovvenzioni alle imprese del settore tonnare, allevamento mitili e apicoltura. Sul 197 è intervenuto Comandini (Pd) per criticare i ritardi nei pagamenti in agricoltura. Il capogruppo Psd’Az, Mula ha chiesto di “snellire le pratiche negli uffici” e dopo un intervento di rassicurazioni dell’assessore Murgia, stimolato dai quesiti del consigliere Ennas (Lega) è stato approvato (50 sì, 1 contro, 1 astenuto) l’emendamento 197 che prevede sostegni al comparto vitivinicolo.
Un’ampia e articolata discussione si è sviluppata sull’emendamento n. 199 (Giunta regionale) che nella stesura originaria prevedeva la concessione si un contributo di 4.000 euro per le coppie sarde che si sarebbero unite in matrimonio entro il 28 febbraio 2021 (stanziamento complessivo 1.5 milioni).
Soprattutto dai consiglieri delle minoranze (Laura Caddeo, Massimo Zedda, Eugenio Lai, Diego Loi, Francesco Agus, Piero Comandini, Daniele Cocco, Gianfranco Satta, Antonio Piu, Alessandro Solinas, Maria Laura Orrù, Valter Piscedda, Roberto Deriu, Massimo Zedda, Desirè Manca), è arrivata la richiesta di inserimento anche delle unioni civili, nonché una serie di sottolineature polemiche sull’opportunità di un’iniziativa che, presentata come un sostegno al settore del wedding, poteva ingenerare “antistoriche discriminazioni”. Dopo una serie di battibecchi e di repliche dai toni assai polemici il presidente Pais ha sospeso i lavori del Consiglio.
Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha proceduto alla votazione dell’emendamento n.199. Prima dello scrutinio l’assessore Alessandra Zedda ha proposto l’aggiunta delle unioni civili e lo spostamento della scadenza al 31 dicembre 2021.
Sull’ordine dei lavori, il consigliere della Lega Pierluigi Saiu ha proposto la formula “e nelle altre forme previste dalla legge” e, come termine, il 30 giugno 2021.
Ancora sull’ordine dei lavori il consigliere del Pd Piero Comandini ha chiesto chiarezza sul contenuto dell’emendamento, ricordando il testo di una legge del 2016 che parla proprio di unioni civili.
Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere del Pd Salvatore Corrias ha chiesto chiarimenti sulla formula “coppie sarde”. Il consigliere Giuseppe Stara (Progressisti) ha rilevato l’eccessiva perdita di tempo su questioni terminologiche. Il consigliere Francesco Agus ha evidenziato un errore materiale.
Il consigliere della Lega Pierluigi Saiu ha osservato che il termine del 31 dicembre sarebbe un deterrente alla celebrazione di cerimonie nel 2020 ed ha quindi proposto il termine del 30 giugno con la possibilità di rifinanziare l’intervento.
La consigliera Maria Laura Orrù (Progressisti) ha detto che a suo giudizio sarebbe opportuno precisare la definizione di “coppie sarde”.
Il presidente ha assicurato che gli aspetti di dettaglio saranno definiti da una delibera di Giunta.
Il consigliere Giorgio Oppi dell’Udc, ricordando che “la notte porta consiglio”, ha suggerito la sospensione dei lavori, perché a suo avviso la situazione è diventata insostenibile.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha affermato che diritti e libertà sono questioni non negoziabili.
Il presidente, richiamando il regolamento, ha ricordato che l’inserimento degli emendamenti orali, è condizionato al raggiungimento di una sintesi unitaria. Successivamente ha dato lettura di una sua proposta di sintesi che parla di “matrimonio e unioni civili”.
Al voto, l’emendamento è stato approvato con 42 voti favorevoli e 5 astenuti. I lavori riprenderanno domani mattina alle 9.30.
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