Dl 107, Progressisti: “Bugie istituzionalizzate sul poltronificio”.

Continua la polemica sui numeri del Dl 107. Ad aggiungere benzina sul fuoco oggi la reazione del gruppo dei Progressisti al post pubblicato dalla Presidenza della Regione Sardegna sulla tabella delle nuove posizioni previste dal disegno di legge “Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento e attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione”.

“Circola da ieri nei profili social di esponenti di Giunta e maggioranza un’infografica che – spiegano i consiglieri Progressisti -, nelle loro intenzioni, dovrebbe servire a comunicare ‘i numeri reali’ del Dl 107. Quelli irreali – si legge nella nota – sarebbero quelli comunicati a più riprese dalle forze di opposizione: 6 milioni di euro di spesa aggiuntiva ogni anno, un maxi staff di oltre sessanta persone scelte fiduciariamente dagli organi politici, quattro nuovi mostri burocratici (un segretariato e tre dipartimenti) ancora da costruire e di cui si sa solo che verranno guidati da strapagati professionisti con stipendi a cinque zeri scelti solo in virtù del rapporto di fiducia con chi governa”.

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Il prospetto dei Progressisti sul Dl 107
Il prospetto dei Progressisti sul Dl 107

Cifre, per i Progressisti, riportate nella relazione finanziaria allegata al provvedimento e sottoscritta dall’assessore al bilancio, dove “si parla chiaramente per il gabinetto del Presidente di ’20 unità aggiuntive’ (e non 3, come scritto nella fake news diffusa dalla Giunta)” e ancora che il “personale esterno all’amministrazione sarà scelto fiduciariamente (eccezion fatta per gli addetti di gabinetto che collaboreranno con gli assessori per cui comunque andrà corrisposta un’indennità aggiuntiva)”.

Nota che prosegue con una ulteriore critica verso la mancanza di opportunità del provvedimento della maggioranza alla luce del delicato periodo pandemico: “La Sardegna rischia la zona rossa a causa del pressappochismo con cui hanno condotto la campagna vaccinale. I fondi per le imprese stanziati a luglio sono ancora fermi. Il Consiglio – concludono i progressisti – dovrebbe occuparsi di questo, non della moltiplicazione dei ‘lacchè’ del presidente di cui ora loro stessi si vergognano”.

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