DL 107, l’Aula prosegue l’esame della legge . In discussione l’art.5 sulle posizioni dirigenziali ispettive.

Alla ripresa dei lavori del Consiglio oggi i consiglieri hanno discusso gli emendamenti collegati all’art. 5 del Dl 107, dedicato alla riorganizzazione della Presidenza della Regione. Seduta proceduta, come spesso accade, tra toni blandi e ripetute sospensioni anche a causa della mancanza del numero legale in Aula.

Lassismo sul quale è intervenuto il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ribadendo all’ufficio di presidenza la necessità di introdurre correzioni al regolamento consiliare, per richiamare (anche attraverso sanzioni) i componenti dell’Assemblea alla partecipazione ai lavori dell’Aula: “Se avessimo già fatto due votazioni con il nuovo regolamento che abbiamo proposto – ha ricordato Mula -, agli assenti di questa mattina sarebbe stata tagliato il compenso per l’intera giornata”. Una dichiarazione puntuale alla quale il Presidente Pais dovrebbe dare seguito, unitamente all’inserimento dei dati della partecipazione al voto dei consiglieri regionali, numeri ancora non pervenuti dall’inizio della Legislatura come confermato dall’assenza delle informazioni nel sito web istituzionale del Consiglio regionale.

La pagina del sito del Consiglio regionale della Sardegna senza i dati sulla partecipazione al voto dei consiglieri regionali della XVI Legislatura, foto Sardegnagol.
La pagina del sito del Consiglio regionale della Sardegna senza i dati sulla partecipazione al voto dei consiglieri regionali della XVI Legislatura, foto Sardegnagol.

Tema che ha registrato l’intervento della consigliera M5S Desirè Manca: “Condivido interamente il pensiero del collega Mula, ricordando che il nostro gruppo partecipa alle sedute con la massima puntualità da due anni a differenza di tanti altri. Sono necessari provvedimenti urgenti”.

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Successivamente il leader di Udc-Cambiamo, Giorgio Oppi, si è soffermato sui problemi della sanità, lamentando di aver letto “sciocchezze” sull’interpretazione della rete ospedaliera che consentirebbe (ma non è così) ad Alghero di avere un posto di otorino: “Bisogna intervenire al più presto per dare indirizzi corretti all’assessore”.

Michele Pais, foto Sardegnagol riproduzione riservata, 2019 Roberto Dessi
Michele Pais, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Il presidente Pais, dopo aver chiarito che la seduta è iniziata alle 10.30 quando era presente l’opposizione ma non la maggioranza, ha sospeso i lavori riconvocando il Consiglio per le 11.08. Alla ripresa, il relatore del Dl 107 Stefano Tunis (Misto), prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha comunicato che, dall’esame puntuale degli emendamenti, è emersa la possibilità di una sintesi fra le proposte dell’opposizione e quelle della maggioranza e, per verificare concretamente questa possibilità, ha chiesto una breve sospensione della seduta.

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Alla ripresa, ancora sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha ricordato che molti consiglieri non conoscevano la data e l’ora esatta della convocazione.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha chiesto successivamente una nuova sospensione per tenere una riunione dei capigruppo di maggioranza perché, ha spiegato, “è finito il tempo della sopportazione”.

Alla ripresa è stato messo in votazione l’emendamento n.235: il Consiglio lo ha respinto con 18 voti favorevoli e 29 contrari. Successivamente è iniziato l’esame dell’emendamento n.233, anch’esso respinto con 19 voti favorevoli e 28 contrari.

Eugenio Lai (leu), riguardo ai problemi delle campagne, ha invitato poi la maggioranza a sfiduciare l’assessore all’Agricoltura. In riferimento alle leggi impugnate Lai ha ricordato che “non dipende dal Governo, non ci sono complotti. La responsabilità è vostra – rivolgendosi alla maggioranza – e in particolare dell’assessorato agli Enti locali che continua a presentare leggi sbagliate”. 

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A sua volta Piero Comandini (Pd) ha invitato la maggioranza ad assumersi le sue responsabilità: “Avete vinto le elezioni, adesso avete il dovere di governare”.

Al termine dell’intervento dell’esponente dem è stato messo in votazione l’emendamento n.963: respinto con 27 voti contrari e 19 a favore. L’Aula è quindi passata all’esame dell’emendamento n.1217 che emenda il n.1084.

Accertata l’assenza del numero legale nel corso della votazione dell’emendamento n.1217, il presidente Pais ha dichiarato chiusa la seduta.

Uno stop and go andato tristemente in scena anche nel corso della seduta pomeridiana, nel corso della quale il Presidente Michele Pais ha deciso di convocare la ripresa dei lavori domani alle 16:30.