Disturbi alimentari e autolesionismo in aumento tra i giovani italiani.
Demotivati, dipendenti dai social e senza ambizioni. A completare il quadro sempre più fosco per i/le giovani italiani/e l’aumento dei casi di autolesionismo e disturbi alimentari, come ricordato dall’Ires Emilia-Romagna nell’indagine ‘Chiedimi come sto’.
Secondo quanto riportato nel report, condotto su un campione di 29mila studenti e studentesse, sono aumentate soprattutto le emozioni che rappresentano un effetto negativo sulla salute mentale, a partire dalla noia (come indicato dal 68% degli intervistati), la solitudine (62,7%), l’ansia (59,7%) e la demotivazione (66,2%). In calo anche la voglia di fare (60,3%) e l’allegria (55,5%).
Per nove studenti su dieci (88,2%), ancora, si è registrato un aumento degli stati d’animo negativi. Dato che indica criticità sempre più crescenti sul fronte dell’impatto sulla salute mentale.
Registrata, inoltre, una contrazione degli incontri con amici sia online che in presenza (diminuiti per il 48,1%), del tempo dedicato all’attività fisica (41,9%) e della cura del proprio aspetto (37,2%). Il 28% degli studenti ha avuto, altresì, esperienza di disturbi alimentari (16,2%), mentre il 14,5% ha avuto esperienze di autolesionismo (più frequenti tra gli studenti delle scuole superiori). Il 10,3%, ancora, ha avuto esperienze di assunzione di sostanze durante l’emergenza sanitaria. Il 12% ha avuto esperienza di abuso di alcol.